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Messina, transennata l'area della spiaggia del Ringo: si lavora alla rimozione delle barche e dei carrelli

Le operazioni hanno avuto inizio soltanto nella tarda mattinata di oggi ma continueranno nei prossimi giorni. Gli uomini della polizia metropolitana e municipale diretti dal comandante Giardina con gli uomini dell'autorità di sistema portuale e della capitaneria di porto hanno transennato l'area che sarà destinata da oggi al cambiamento e alla bonifica storica di quella porzione di spiaggia del Ringo. Il documento sottoscritto mercoledì scorso nella sede dell’Autorità di sistema dal sindaco Basile e dal presidente dell’Autorità Mega, prevede un’attività congiunta di AdSP, Comune, Polizia municipale e Capitaneria di Porto ciascuno per le rispettive competenze, nell’ottica di attivare le azioni necessarie per liberare la porzione di arenile interessata da imbarcazioni e carcasse di barche affinchè si possa procedere con la pulizia della spiaggia. Le attività interessano il tratto di litorale di circa 150 metri lineari, circa 2000 metri quadri in tutto, che da anni eri interdetto alla balneazione a causa dell'inquinamento, dovuto agli scarichi dei torrenti Annunziata, Giostra e San Licandro.

Adesso, con l'ultima ordinanza del sindaco, che dopo l'eliminazione degli scarichi, ne ha revocato i divieti di balneazione, si comincia a lavorare. I primi interventi, iniziati nella tarda mattinata di oggi ma che continueranno nei giorni a venire sono finalizzati alla rimozione delle barche, ma anche delle carcasse e dei carrelli che da anni occupano la spiaggia. Deve essere la Capitaneria di porto con la polizia municipale ad attivare le procedure del caso. Sono stati posti avvisi sui pali e sulle imbarcazioni, nei quali viene espressamente indicato ai possessori il termine di 5 giorni per procedere alla rimozione. In caso di mancato rispetto del provvedimento, saranno applicate delle sanzioni e si provvederà d’ufficio al recupero del natante, che verrà depositato e custodito per la durata di 60 giorni. Nel caso invece nessuno dovesse reclamare la barca, trascorso il periodo di 60 giorni, questa passerà alla proprietà del Comune, che procederà allo smaltimento come previsto dalla legge. Poi sarà Messinaservizi a intervenire per la rimozione di materiali di vario genere tra cui soprattutto, barche dismesse. L'obiettivo è quello di restituire alla collettività la fruizione della spiaggia e delle aree limitrofe, sanzionando comportamenti illegali che incidono sul diritto alla salubrità dell’ambiente.

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