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Messina, UIL sul parcheggio alla marittima: "Scelta miope, in estate città invasa da auto e tir"

"L’ennesimo cantiere per la realizzazione di parcheggi di interscambio - quelli in fase di realizzazione in via Campo delle Vettovaglie - rischia di affossare la viabilità in pieno centro città, soprattutto in vista della stagione estiva". Lo scrive Uiltrasporti che giudica quella dell'Amministrazione una scelta miope che vedrà d’estate, e non solo, la città invasa da auto e Tir. E per questo ha anche inviato una nota il prefettura segnalando che il termine lavori, previsto per il 31 luglio  finirà , con ogni probabilità, per generare forti criticità nelle operazioni di imbarco al porto storico della società pubblica Bluferries del gruppo RFI

La preoccupazione della UILtrasporti Messina

Proprio pochi giorni fa è iniziata la seconda fase di questi interventi che fino al 31 luglio, queste le previsioni, trasforma l’intera area di via Campo delle Vettivaglie in cantiere. Il progetto del Comune, finanziato con fondi regionali, fa parte del pacchetto dei parcheggi a raso di interscambio su cui Uiltrasporti ha già acceso i riflettori depositando anche un esposto in Procura - dichiara Michele Barresi segretario generale Uiltrasporti Messina - e anche in questo caso, infatti, l’area parcheggio prevista in questa zona "non fa altro che sostituire stalli di sosta che già esistevano". L’area dedicata alle auto sarà però ampliata, secondo il progetto viene raddoppiata, si passa da 117 stalli a 238- continua Barresi- tanto che saranno assorbite anche tre delle cinque corsie di imbarco e sbarco dedicate fino ad oggi alle navi Bluferries del traghettamento pubblico. Di fatto resteranno dunque nel porto storico solo due corsie su cui sarà possibile effettuare le operazioni di imbarco , e allora la domanda - secondo la Uiltrasporti - sorge spontanea: cosa accadrà alla prima ondata di controesodo estivo?

L'intera nota

Il porto storico rappresenta ogni anno la valvola di sfogo per decongestionare il traffico verso gli imbarchi privati, nelle giornate clou degli spostamenti dei vacanzieri queste corsie diventano nevralgiche per consentire che le file non arrivino fino all’autostrada. Sono proprio Comune e Prefettura a dirottare il traffico verso gli imbarchi pubblici per ridurre i tempi di attesa agli imbarchi privati e non ingolfare tutto il traffico cittadino.
Allo stesso modo, l’ordinanza comunale in vigore sul porto di tremestieri prevede che in caso di inagibilità totale o parziale degli approdi a sud , il traffico gommato pesante venga dirottato al porto storico. Dunque si chiede Barresi: "Sono stati considerati i danni collaterali causati da queste scelte o con buona pace di tutti ci rassegneremo ad una città ostaggio del traffico leggero e pesante?”
Preoccupazioni che riteniamo legittime anche alla luce dei repentini passi indietro che l’amministrazione continua a fare in questi giorni in tema di mobilità, basti pensare all’isola pedonale di viale San Martino. Ancora una volta l’amministrazione Basile dimostra di non avere un reale progetto di mobilità per questa città - continua Barresi- e con idee molto confuse si procede per compartimenti stagni, senza neanche considerare quali ricadute hanno determinate scelte.
Mentre nei paesi dell’Europa, come l’Olanda, in cui la mobilità sostenibile è già una realtà e non uno slogan, i posteggi nel centro città vengono ridotti e previsti con tariffe esorbitanti quale misura per scoraggiare il traffico dei mezzi privati e incentivare il trasporto pubblico , da noi la miopia assoluta dell’amministrazione comunale trasforma il centro cittadino in un grande posteggio a pagamento con l’effetto deleterio di prevedere la sosta gratuita per i soli primi sei mesi, abituando di fatto l’utenza all’uso dell’auto e disincentivando la cultura del mezzo pubblico per poi al danno aggiungere la beffa del successivo balzello economico.
Chiediamo al Comune di rivedere il progetto di Campo delle vettovaglie - conclude la Uiltrasporti - il quale oltretutto penalizza fortemente le attività commerciali di tutta la zona e quelle dell’unico vettore pubblico di traghettamento cittadino , un’impresa che da lavoro ad oltre 150 dipendenti , e richiamiamo da subito l’attenzione del Prefetto di Messina sui rischi per la sicurezza e la viabilità delle strade cittadine che il provvedimento inevitabilmente comporta .

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