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Fiera di Messina ancora più verde: ecco il nuovo progetto FOTO

Fallita la speranza che quest’estate l’area fieristica sarebbe stata almeno parzialmente aperta al pubblico. Se ne riparlerà, con ogni probabilità, per la prossima, visto che i lavori dureranno una dozzina di mesi.

Eccolo, finalmente, il progetto della nuova Fiera. Quello definitivo, quello che rappresenterà il primo step del waterfront che dovrà nascerà fra l’Annunziata e il Boccetta.
Una rielaborazione quella curata in queste ultime settimane dallo studio dell’architetto Giovanni Lazzari dopo che la Soprintendenza aveva messo alcuni paletti, determinati “desiderata” alla prima stesura, quella di dicembre.
Adesso quelle indicazioni sono state assorbite dal nuovo progetto esecutivo e l’iter può andare avanti. La speranza che quest’estate l’area fieristica sarebbe stata almeno parzialmente aperta al pubblico si è schiantata contro gli ingranaggi degli schemi autorizzativi. Se ne riparlerà, con ogni probabilità, per la prossima, visto che i lavori dureranno una dozzina di mesi.
«La rielaborazione del progetto secondo le mutate necessità provenienti dal parere della Soprintendenza – ha spiegato Giovanni Lazzari che ha consegnato l’elaborato mercoledì sera all’Autorità di Sistema dello Stretto che lo finanzierà – non ha per nulla stravolto la filosofia d’intervento. Resta la piena fruibilità per i cittadini, la riconquista del mare, il grande impatto green e c’è anche la predisposizione ad una prossima linea dedicata alle due ruote».
Ma scopriamo cosa vedremo nel 2024 al posto dell’attuale landa abbandonata e stracolma di materiale edile che sarà smaltito proprio grazie a questo progetto.
Rispetto alla prima stesura, e alla luce delle indicazioni della Sovrintendenza, spariscono le tre balconate sullo Stretto. Erano tre affacci sospesi sul mare realizzati di fronte al grande e storico padiglione che deve essere rimesso in condizioni di perfetta efficienza. L’ente di viale Boccetta, nelle sue osservazioni, aveva chiesto di eliminare le due più esterne e conservare quella centrale. Per l’Autorità di Sistema, a quel punto, ha avuto più senso eliminarle del tutto. «Resta garantita la visuale del mare e della Madonnina – assicura Lazzari – perché verrà eliminata ogni barriera visiva». Un open space panoramico che sarà esaltato da un’illuminazione che renderà unico anche lo spettacolo notturno.
Non ci sarà più il laghetto al centro dei 26mila metri quadri di area che potrà essere immediatamente restituita alla città, ma restano due specchi d’acqua più piccoli, all’ingresso sud e vicino alla nuova area a verde immaginata nei pressi del confine del serpentone della Caronte. A tal proposito, confermato che verranno abbattuti i capannoni più a nord ( quelli che hanno ospitato a lungo le mostre delle carrozze) e che non sono più in sicurezza e anche la struttura principale di quella che era la zona food della vecchia Campionaria. Al loro posto, fra l’altro, un campo da basket e un’area di sgambatura per i cani. E in fondo sarà anche riqualificata una spiaggia, sconosciuta ai più, che oggi è occupata da barche di pescatori. Nella zona centrale anche un parco giochi per bambini e un’area per il fitness.

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