C’è tutto il più vasto repertorio degli abbandoni negli archivi della Polizia Municipale e di quella Metropolitana di Messina. Il “ grande fratello” che la rete di telecamere sistemate in città crea offre, purtroppo, ancora troppi episodi di inciviltà.
Uno dei casi più curiosi è quello di un giovane che lancia una borsa di immondizia a villaggio Aldisio su un cumulo ad un incrocio mentre passa da lì con il suo monopattino elettrico. In una mano il sacchetto, con l’altra guida il mezzo a due ruote. Soluzione green per la mobilità, barbarie per l’ecologia.
Ma poi ci sono quelli che, in pieno centro, aprono il cofano pieno di immondizia, appoggiano in strada diversi sacchetti e come se fosse la spesa del supermercato e poi rimontano in macchina e e vanno via. A Gazzi c’è chi lascia il “carico che scotta” vicino alla stazione della Metroferrovia e chi si avventura fino in spiaggia pensando di non essere beccato. Invece, anche lì, ci sono le telecamere che lo immortalano.
C’è chi non bada a cosa lascia sui Colli. E così fra le cartacce dopo il repulisti di uno studio medico, salta fuori l’abbonamento galeotto ad un giornale tecnico che tradisce il dottore. Lui e tutti gli altri sono stati sanzionati con 600 euro dalla Polizia municipale e in molti casi sono anche stati costretti a pulire lo spazio e a portare i rifiuti in discarica.
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