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Milazzo, nessuna tregua agli "zozzoni": pioggia di multe con le fototrappole

Dall’operaio che scarica in strada ai cittadini che utilizzano i contenitori per gli indumenti come “vecchi” cassonetti

Una battaglia senza sosta, quella intrapresa dall’Amministrazione comunale contro gli “zozzoni”. E grazie all’implementazione delle fototrappole a cadere nella rete della polizia locale è anche chi ritiene di poter fare del territorio qualsiasi cosa. L’esempio più eclatante è quello dell’operaio di una betoniera che, dopo aver completato l’attività in un cantiere cittadino, ha pensato bene di pulire il mezzo a “Croce di Mare”, scaricando acqua e materiale sulla pubblica strada. Una scena, quella che mostriamo anche nelle foto a corredo di questo servizio, che fa davvero inorridire e dimostra come, al di là di chi si trova al governo cittadino, il senso civico sia davvero scomparso a Milazzo.
L’altro esempio è quello di chi ritiene che i contenitori per lo smaltimento degli indumenti usati si presti bene per fare da richiamo alle... discariche abusive, pronte a sorgere come funghi in centro e in periferia. E le e-killer hanno beccato cittadini nella centralissima via Giorgio Rizzo, a San Papino, a Santa Marina e a Baronello. Le riprese inquadrano uomini e donne pronte a depositare il sacchetto dell’immondizia. Gente che, dunque, non solo non vuole saperne di differenziare il rifiuto, ma che ritiene che la propria città debba essere una discarica.

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