Saranno celebrati oggi, alle 15,30, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Gioiosa Marea i funerali di Tindaro Molica Nardo e della moglie Maria Febbronia Buttò, morti venerdì nella loro abitazione di via Casani nel centro tirrenico. Conclusa nella serata di martedì l’autopsia, eseguita al Policlinico di Messina, la Procura della Repubblica di Patti ha dato il via libera alla restituzione delle salme ai familiari. Salme che giungeranno nella tarda mattinata di oggi direttamente nella Chiesa stessa adiacente al palazzo municipale. Intanto anche dai primi riscontri dell’esame autoptico eseguito dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo sono giunte ulteriori conferme sulla dinamica del femminicidio-suicidio ad opera del marito 65enne, brigadiere in quiescenza della Guardia di finanza.
Una ricostruzione su cui gli inquirenti, sin dalle primissime battute, hanno avuto pochi dubbi, suffragata quindi dall’acquisizione del messaggio vocale inviato dall’uomo ad una delle due figlie, che vive al nord Italia, negli stessi frangenti di quella tragica mattina di venerdì scorso. Audio nel quale riferiva di aver appena ucciso la moglie e del proprio imminente gesto estremo. Annotate dal medico legale tre coltellate scagliate dall’uomo tra la zona addominale e toracica della donna 61enne, che ne hanno causato la morte, oltre a varie ferite agli arti superiori che lasciano intendere come Bonina Buttò abbia in qualche modo provato a difendersi dalla furia del marito schivando i primi colpi. Diversa invece la dinamica rivelata dalle lesioni sul cadavere dell’uomo che avrebbe trovato la morte dopo essersi inferto una ventina circa di coltellate.
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