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Messina, Mirella Vinci: “Così faremo rinascere la Real Cittadella”

Parla la soprintendente ai Beni culturali e ambientali. La gara di progettazione è stata aggiudicata e si va avanti

Mirella Vinci non ama gli slogan. Ma che dalla Falce possa partire davvero l’idea di una Messina diversa, e migliore, in grado di recuperare, assieme a quella porzione di waterfront, anche la Storia, l’identità e il futuro stesso del capoluogo dello Stretto, non è solo una dichiarazione d’intenti, un auspicio, una frase ad effetto, appunto uno slogan. No, nulla di tutto questo. La soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Messina non parla spesso, e quando lo fa, è perché ci sono dati concreti sui quali sviluppare una discussione, un dialogo, un confronto. E qui, dove si intrecciano le potenzialità più abbaglianti e il più assurdo spreco di bellezza, – nonostante le emergenze ambientali, i problemi della presenza di sostanze inquinanti, le difficoltà legate ai piani di caratterizzazione e alle successive, attesa, e finora mai realizzate, bonifiche –, non si parte da zero. «Chi lo dice, o non conosce quello che è stato fatto in questi anni o è in malafede», dice la soprintendente.
E allora vediamo a che punto siamo. «Non ci siamo mai fermati – spiega l’architetta Vinci –, ma abbiamo proseguito, d’intesa con l’assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, il percorso avviato con la predisposizione degli atti per realizzare il progetto di recupero, riqualificazione e valorizzazione del complesso architettonico della Real Cittadella, realizzato nel XVII secolo nella penisola falcata di San Raineri».
E la soprintendente si dice soddisfatta «del buon esito dell’elaborazione del Documento di indirizzo della progettazione», che risale al marzo del 2021 al quale, successivamente, «ha fatto seguito la delibera di apprezzamento della Giunta regionale che ha consentito l’avvio della gara per l’affidamento del servizio di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva». La gara è stata aggiudicata dal responsabile unico del procedimento, l’architetto Giuseppe Natoli, al Raggruppamento temporaneo di progettisti “Sfea Srl” (mandataria). Si è, al momento, in fase di contrattualizzazione e, secondo quanto previsto dal capitolato, la consegna, cioè l’effettivo inizio della fase progettuale, deve avvenire entro il termine di 60 giorni.

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