Eccolo il primo spicchio della nuova piazza Cairoli. È ancora solo il tratto di via Nicola Fabrizi, quello che la collega a via dei Mille ma è il prologo di quello che vedremo fra qualche mese. Tuttavia è bastato questo “spiraglio” di novità per accendere la polemica sulle scelte architettoniche prese oramai diversi anni fa.
Partiamo dalla fine, cioè dalla apertura di questo primo tratto. Venerdì i messinesi ne hanno preso possesso, riscoprendo un angolo completamente rivoluzionato da un intervento, in alcuni punti, di cesello. Quello che si nota, ed era questo l’effetto che avrebbe dovuto avere nelle intenzione, è l’unicità della linea di calpestio. Un corridoio fra la via dei Mille e la piazza senza più quella saliscendi dei marciapiedi e con uno stile uniforme.
In prossimità della via dei Mille realizzate anche due sedute, con copertura in pietra lavica e illuminazione che segnano, di fatto, l’ingresso nella piazza. Il cantiere in quella parte è stato aperto ma l’intervento sugli arredi non è finito. Ma questo non può legittimare chi ha utilizzato, già il primo giorno, le fioriere vuote come cassonetto dell’immondizia.
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