È rivolta a Sant'Agata da parte dei commercianti. Hanno subìto un calo delle vendite di oltre il cinquanta per cento. I negozi che sorgono nel tratto coinvolto dai lavori del prolungamento della pista ciclabile sono in difficoltà. E i lavori dureranno più di 300 giorni. Un tempo infinito che rischia, a loro dire, di gettare le attività sul lastrico. E' partita così una petizione popolare che chiede di spostare il tracciato della pista ed è stato dato mandato a tre avvocati.
«I cali di fatturato in alcuni casi – spiega il commercialista Giuseppe Cavallaro che fa da rappresentante degli insorti – in alcuni casi sfiora il sessanta per cento. E siamo solo all'inizio. Il Comune non può non tener conto delle nostre istanze e dei pareri negativi che erano già stati rilasciati dal Quartiere due anni fa. La petizione è solo l'inizio. Con gli avvocati stiamo valutando la possibilità di chiedere una sospensiva da parte dei giudici».
Il divieto di sosta, lato mare, è partito da un paio di settimane e la carreggiata si è inevitabilmente ristretta. I disagi alla viabilità sono notevoli. Impossibile parcheggiare per entrare in una delle attività commerciali transennate. Ma non è che un assaggio. Nei mesi scorsi si era già costituito un comitato spontaneo che aveva chiesto ai progettisti di spostare sulla costa l'opera evitando l'interferenza con la via Consolare Pompea. Le proposte non hanno sortito alcun effetto. I lavori a Sant'Agata andranno avanti sino a luglio e poi si fermeranno nel clou dei mesi estivi per riprendere a settembre e si sposteranno nell'area dei campetti del Trocadero a Pace.
Su questo progetto aveva pronunciato il suo no il consiglio della sesta municipalità due anni fa così come aveva alzato le barricate il presidente della commissione viabilità Libero Gioveni.
Ora torna a tuonare il consigliere della sesta municipalità Giovanni Donato. Giovedì mattina alle 10 confronto al Comune con il sindaco Federico Basile.
«Non siamo contro la pista ciclabile. Siamo contro questo tipo di scelta. Si realizzi una variante facendo passare il tracciato dal lato costiero. Si può fare. Manca solo la volontà politica. Ho chiesto per questo di essere ascoltato dal sindaco e dall'assessore alla Mobilità”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia