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Messina, "L'ex scuola intitolata a Nicholas Green è una bomba ecologica e un insulto alla memoria"

Il Consiglio della Terza Municipalità ha approvato una proposta di delibera con la quale invita l’Amministrazione Comunale di Messina ad intervenire urgentemente nell’ex plesso scolastico intitolato a Nicholas Green, divenuto una vera “bomba ecologica”. A dichiararlo il Presidente della Terza Municipalità Alessandro Cacciotto. Ma andiamo con ordine.

Sul territorio della Terza Municipalità di Messina, in località Valle degli Angeli, è ubicato un immobile comunale, originariamente destinato a scuola, intitolato a Nicholas Green. Nicholas Green (San Francisco, 9 settembre 1987 – Messina, 1º ottobre 1994) è stato un bambino statunitense, vittima a sette anni di un assassinio sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria mentre era diretto in Sicilia durante un viaggio in Italia con la famiglia. La decisione dei suoi genitori, Reginald e Margaret, di donare i suoi organi, contribuì a sensibilizzare l'opinione pubblica italiana e a far aumentare gli episodi di donazione in tutto il Paese.

Da parecchi anni la scuola Nicholas Green è in disuso, in stato di totale abbandono, in preda atti vandalici, luogo di discariche. I cittadini residenti in prossimità della ex scuola Nicholas Green lamentano alla Terza Municipalità lo stato di totale degrado che ormai insiste nell’ex plesso scolastico, con la presenza di materiali di risulta, materiali ingombranti, rifiuti di ogni genere, ivi comprese siringhe sporche di sangue. Lo stato di degrado comporta un serio pericolo per la salute della cittadinanza ed in particolare per coloro che risiedono in prossimità dello stabile sopra descritto; il degrado insiste sia all’interno dell’ex scuola, dal momento che il varco di ingresso risulta essere aperto, sia all’esterno dell’immobile.

La situazione sopra descritta merita una soluzione definitiva, dal momento che non è più sufficiente un costante impegno di bonifica dell’area sopra descritta e precisamente dell’area esterna, a causa degli atti vandalici che sono ormai divenuti una costante. Inoltre, attribuire ancora oggi allo stabile di cui sopra, viste le condizioni sopra descritte, il nome di Nicholas Green, appare indecoroso alla memoria del giovane ragazzo e della famiglia.

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