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Messina, quei 50 metri di degrado tutt’intorno alla Cattedrale FOTO

Dagli scavi di largo San Giacomo all’area absidale del Duomo, passando poi alla galleria Inps che resta sempre chiusa

Il futuro comincia sempre dal “qui e ora”. Se fra uno, due, cinque o dieci anni, la città sarà più bella e in grado di attrarre molti più turisti, è frutto ovviamente di una programmazione sinergica tra enti e istituzioni e di una lungimirante strategia. Per realizzare i progetti, c’è sempre una lunga fase preparatoria ed è inevitabile che trascorrano anni, prima di tradurre nei fatti gli annunci di finanziamenti, gli esiti dei tavoli tecnici e delle varie conferenze dei servizi.
Ma, intanto, i visitatori vengono anche oggi, in città. E i messinesi vivono qui (quelli che non sono andati via), giorno per giorno. E proiettarci sempre nel futuro, è come vivere in un continuo sogno, anche se si è nello stato di veglia. Poi, ci si risveglia, e la realtà spesso non corrisponde ai nostri desideri.
Le foto che qui pubblichiamo sono state scattate dal fondatore della “Banda della Falce”, Elio Conti Nibali, che ha lanciato, con questa documentazione di immagini inequivocabili, anche un appello alla neassessora regionale ai Beni culturali della Giunta Schifani, la messinese Elvira Amata (che ieri è stata pure ospite di “Scirocco”, il talk di Rtp condotto da Emilio Pintaldi).

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