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Messina, l'accoltellamento al M’Ama: soluzione vicina. Inquirenti sulle tracce di un minorenne

Non ha ancora un nome l’aggressore minorenne che ha accoltellato un giovane all’interno della discoteca M’Ama nella notte fra sabato e domenica scorsi.
O almeno, i carabinieri, che sin dal primo momento hanno seguito ogni pista, stanno tenendo il massimo riserbo per non pregiudicare le indagini.
La sensazione è che la soluzione del caso non sia lontana. Non mancano le indicazioni rispetto alla dinamica e i sospetti sull’identità di tutti i protagonisti della lite che ha segnato l’ultimo week end di agosto.
Nelle ore immediatamente successive all’aggressione sono stati sentiti i giovani che si trovavano nel lido di Grotte e che potevano aver colto qualche particolare utile alla ricostruzione dei fatti. Sentiti dai carabinieri anche il personale della discoteca e gli uomini della sicurezza.
Al vaglio anche le telecamere di video sorveglianza della zona che potrebbero aver colto, non tanto l’accoltellamento, quanto la fuga di qualcuno coinvolto nel fatto di sangue.
L’aggressione è avvenuta per mano di un minorenne. Aveva più di 18 anni, invece, il giovane rimasto ferito all’addome e che poi è stato portato in ambulanza al Papardo dove si trova ancora ricoverato.
L’aggressione è avvenuta intorno alle due della notte di domenica mentre la musica suonava forte al M’Ama. La serata era nel vivo. Alla base dell’aggressione, anche questo sembra un punto fermo, ci sarebbero solo futili motivi. Una parola, uno sguardo, un apprezzamento di troppo e poi dopo il diverbio l’accoltellamento che poteva costare carissimo ad un giovane. Anche dell’arma, finora, nessuna traccia.

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