Presentato alla Camera di Commercio il progetto “O.K. Open Knowledge”, che ha l'obiettivo di condividere i contenuti del portale “Open Data Aziende Confiscate". Grazie all’interconnessione tra il Registro delle imprese della Camera di commercio e la banca dati dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, sarà possibile analizzare, monitorare e supportare le azioni per restituire all’economia legale le imprese confiscate.
La Camera di Commercio è uno dei 22 enti camerali che ha aderito al progetto che segue un protocollo firmato a febbraio in prefettura con la Camera di Commercio che, da un lato, permette uno scambio di informazioni sulle imprese, dall'altro si occupa delle imprese confiscate. "Farle sopravvivere - ha detto Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio - significa restituire all'economia legale pezzi di attività produttiva mantenendo i riflessi positivi nei territori in cui esistono".
I protocolli sono stati ricordati anche dalla perfetta Cosima Di Stasi che ha aperto i lavori: "Un progetto del genere - ha detto - che cerca di dare supporto informativo tecnico agli amministratori giudiziari e agli imprenditori è un valore aggiunto".
Presenti all'incontro la segretaria generale dell’Ente camerale, Paola Sabella, il segretario generale della Fondazione di Comunità Messina, Gaetano Giunta.
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