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Messina, è morto Francesco Paolo Fulci: storico ambasciatore Onu ed ex presidente della Ferrero

Ambasciatore alle Nazioni Unite e "ambasciatore" di Messina nel mondo, personalità tra le più fulgide che la città dello Stretto abbia fatto nascere nell'ultimo secolo. E' morto, all'età quasi di 92 anni (li avrebbe compiuti il prossimo 19 marzo) Francesco Paolo Fulci, uno dei più prestigiosi diplomatici italiani che, in pensione dal 2000, ha poi collaborato con il Gruppo Ferrero, fino a diventare presidente dell'Azienda Ferrero Italia dal 2011 al 2019.
Figlio dell'ingegnere Sebastiano Fulci, che fu deputato del Partito Liberale dal 1967 al 1972, laureatosi in Giursprudenza all'Università di Messina e conseguito un master in Diritto comparato alla Columbia University di New York, cominciò la sua carriera diplomatica al ministero degli Affari Esteri, dove era entrato, per concorso, nel 1956. Rappresentò l'Italia a Tokyo, Parigi, Mosca, dal 1976 al 1980, fu capo della Segreteria del presidente del Senato Amintore Fanfani, dal 1980 al 1985 ambasciatore d'Italia in Canada e dal 1985 al 1991 rappresentante permanente dell'Italia alla Nato, a Bruxelles. Svolse anche l'incarico di segretario generale italiano del Comitato esecutivo italiano per la sicurezza e l'intelligence (Cesis) dal maggio 1991 all'aprile 1993, l'organismo di coordinamento dei servizi segreti italiani, E nel 1993 venne nominato rappresentante permanente d'Italia alle Nazioni Unite, mantenendo questo ruolo fino al 1999. Nel gennaio di quell'anno venne eletto all'unanimità presidente del Consiglio economico e sociale (Ecosoc). Alle Nazioni Unite, in collaborazione con gli ambasciatori d'Egitto, Messico e Pakistan, fondò il cosiddetto “Coffee Club”, un gruppo di Paesi, nato nel 1995, per opporsi all'aumento dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, e per favorire invece l'ampliamento dei seggi non permanenti. E da presidente del Consiglio economico e sociale, ideò e sottoscrisse il “Manifesto contro la povertà”, un vademecum per il Governo italiano basato su dieci priorità, che poi vennero inserite nella Dichiarazione Onu del millennio adottata nel settembre 2000,
Fu sempre apprezzato da tutti i leader mondiali e divennero famose le parole che l'ex inviata Usa all'Onu Madeleine Albright scrisse sulla fotografia regalata a Fulci prima di tornare a Washington come segretaria di Stato dell'Amministrazione Clinton: "Your diplomacy is legend", la tua diplomazia è leggendaria. E' stato più volte sottolineato, in libri e pubblicazioni, il ruolo determinante svolto dall'ambasciatore Fulci, fautore di un approccio innovativo nella diplomazia multilaterale. E grazie alle sue idee e al suo impegno, il prestigio dell'Italia nel mondo crebbe notevolmente. Innumerevoli i riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera ma un posto particolare lo ha sempre riservato alla sua terra, alla Sicilia e alla città dello Stretto che non ha mai dimenticato e dove spesso tornava. Un rapporto speciale lo legava anche alla Fondazione Bonino Pulejo, un legame di fraterna amicizia con Nino Calarco e Giovanni Morgante. Con Fulci se ne va davvero uno dei nomi e dei volti più illustri di Messina.

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