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Messina, illustrato all'Inps il "reddito di libertà" per le donne vittime di violenza

Un aiuto economico alle donne vittime di violenza è l'obiettivo del reddito di libertà, al centro di una tavola rotonda ospitata nella terrazza all'Inps. Il reddito di libertà è una iniziativa che ha lo scopo di dare un sostengo economico alle donne vittime di violenza per intraprendere un processo di emancipazione economica. La misura governativa, resa operativa da una recente circolare Inps, prevede un contributo mensile di 400 euro per 12 mesi erogato in un unica soluzione alle donne vittime di violenza con figli o senza seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalla regione, donne comunitarie o extracomunitarie con permesso di soggiorno. La misura è stata illustrata dall'assessore alle politiche sociali Alessandra Calafiore che ha sottolineato l'importanza di fare rete "in modo che questa misura venga conosciuta più possibile" e dal direttore della sede Inps di Messina Marcello Mastrojeni che ha evidenziato come l'Inps per questa misura svolge un ruolo tecnico inoltre che la trafila per presentare la domanda è molto semplice ma c'è tempo fino a dicembre 2021. Gli aspetti tecnici sono stati spiegati da Rosaria Tornesi responsabile progettazione sociale del Comune di Messina, da Adriano Scimone responsabile agenzia flussi contributivi dell' Inps di Messina. È intervenuta anche Alessandra Crio dello staff dell'Inps di Messina . Presente all'iniziativa Maria Andaloro di Posto occupato. Alla tavola rotonda, coordinata dal giornalista Massimilano Cavaleri, hanno preso parte rappresentanti dei centri antiviolenza e di prefettura, questura, università, Asp Ordine dei medici e degli avvocati e assistenti sociali. Sono intervenute anche Cinzia Fresina del Cirs e Marcella Magistro della CGIL

 

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