L’operazione di pulizia massiva della città dalle erbacce scatterà domani. Interesserà, intanto, tutto il centro città. Poi il programma proseguirà in periferia nord e sud.
È un “attacco” dopo molti anni in cui la cura del verde è stata lasciata, semmai ci fosse, in fondo alla lista delle priorità del Comune. Magari affidata alle cooperative che si muovevano in base alle segnalazioni di questo o quel politico di turno.
Ora ci prova Messina Servizi a fare un piano organico per la pulizia delle aree a verde, dei bordi delle strade, dei cimiteri, delle scuole della città.
Il centro è stato diviso in alcuni quadranti e, meteo permettendo, entro domenica prossima dovrebbe essere liberato da tutta la vegetazione “invasiva” che deturpa le aree cittadine più battute.
Per questo tipo di lavori è stata “armata” Messina Servizi con un contratto aggiuntivo che il consiglio comunale ha approvato a marzo scorso.
Un bonus di 5 milioni per la cura del verde, la gestione di tutto il verde, potature comprese. Per la scerbatura, la partecipata del presidente Pippo Lombardo ha ottenuto 2,5 milioni di euro. Per spendere al meglio questi fondi nei giorni scorsi si sono tenute diverse riunioni coordinate dall’assessore Dafne Musolino. Il metodo è quello delle ordinanze con i divieti di sosta nelle zone in cui dalle 22 alle 5 verranno effettuate le operazioni di scerbatura. Cartelli affissi in anticipo e poi carroattrezzi a disposizione se vi fossero auto che intralcino il lavoro. In campo per la pulizia non uomini di Messina Servizi, ma otto ditte diverse che aggrediranno contemporaneamente il territorio. 50 le squadre in campo. «Entro il 16 settembre saranno anche scerbate le aree a verde delle scuole».
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