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Pompieri salvano gattino neonato. L'allarme dei volontari a Messina - FOTO

Hanno strappato alla morte un gattino di appena tre giorni che era rimasto imbrigliato tra i rovi su un muretto alto più di tre metri, una squadra di giovani pompieri volontari è intervenuta sul viale Regina Elena salvando il piccolo animale da una caduta che non gli avrebbe lasciato scampo

Hanno strappato alla morte un gattino di appena tre giorni che era rimasto imbrigliato tra i rovi su un muretto alto più di tre metri. Allertati dai tanti volontari che a Messina si occupano di gatti, una squadra di giovani pompieri volontari è intervenuta sul viale Regina Elena salvando il piccolo animale da una caduta che non gli avrebbe lasciato scampo.
“Li ringraziamo infinitamente – dice la volontaria Cettina Serra – senza di loro non saremmo mai riusciti a tenere in vita il gattino”. Assieme a lei anche Nino Arena, un altro tra i tanti volontari, instancabili e tenaci, che si prendono cura dei randagi in città: “Siamo rimasti fino a tardi per cercare di recuperare il gattino, non me ne sarei andato da lì, se non fossimo riusciti a riportare a terra quel povero animale”.

I volontari avevano cercato in tutti i modi di soccorrere il gatto neonato, ma il punto in cui si trovava era troppo alto e difficile da raggiungere, così hanno provato ad allertare i pompieri che, però, erano impegnati nelle tante emergenze di questa calda estate messinese. Sul posto sono arrivati dei colleghi volontari, diventati gli “angeli custodi” del gattino che è stato portato in salvo e consegnato a una volontaria per l'allattamento.

“Purtroppo – spiega Cettina Serra – a parte il grande aiuto che ci danno i vigili del fuoco, siamo lasciati soli da chi sembra non vedere quello che accade in una città dove le colonie proliferano senza controllo a causa delle mancate sterilizzazioni, una situazione diventata ormai ingestibile per i volontari che quotidianamente si impegnano a salvare quanti più animali possibile”.

“Chi si occupa di gatti – aggiunge Maria Ausilia Scimone, tra le volontarie più attive in città – purtroppo è spesso vittima di aggressioni, minacce e insulti, ne ho subiti in prima persona, soprattutto perchè manca una vera cultura della tutela dell'animale. Le colonie non possono essere mantenute in condizioni di estremo degrado e far proliferare in continuazione gatti, senza che qualcuno se ne possa prendere cura, non è affatto un bene, anzi spesso è la strada per farli morire atrocemente. Servono sterilizzazioni a tappeto – dice ancora la volontaria - altrimenti non è possibile risolvere il problema del randagismo a Messina. In ogni zona della città, da nord a sud – conclude - si verificano circostanze anche molto peggiori rispetto a quella accaduta al piccolo micino che, per fortuna, è stato salvato e, purtroppo, i volontari non bastano mai a soccorrere e accudire tutti”.

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