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La droga dei "rampolli" barcellonesi. Fino a 20 anni di carcere per il business degli stupefacenti. TUTTE LE CONDANNE

Si è chiusa oggi pomeriggio con ben 42 condanne, da 2 a 20 anni di carcere, e 5 assoluzioni, l'udienza preliminare davanti al gup Monia De Francesco per il maxiprocesso "Dinastia" a conclusione dell'udienza preliminare. Erano alla sbarra 49 tra capi, affiliati e gregari, imputati nel procedimento sulla più recente riorganizzazione della criminalità organizzata barcellonese che guardava soprattutto al business del traffico di droga (per  altri 2 imputati, Cristian Barresi e Salvatore Piccolo, il gup ha preso atto del decesso).
L'accusa, il 20 febbraio scorso, aveva sollecitato quasi trecento anni di carcere, con richieste di pena che andavano dagli 8 mesi fino ai 18 anni. Erano stati il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e il sostituto della Dda Fabrizio Monaco a formulare le richieste tenendo conto dello “sconto” di pena di un terzo per la scelta del rito alternativo da parte degli imputati. A febbraio la requisitoria era durata l’intera mattinata all’aula bunker del carcere di Gazzi. Tra i condannati anche uno dei figli di esponenti di spicco di Cosa nostra barcellonese, ovvero Vincenzo Gullotti (8 anni e 4 mesi), congiunto del boss Giuseppe. Fatta eccezione per la pena di 2 anni, in tutti gli altri casi si tratta di condanne molto pesanti, per cinque imputati addirittura a 20 anni, e per gli altri tra i 5 e i 17 anni di reclusione. Il quadro accusatorio prospettato dalla Dda ha retto quindi al vaglio del gup De Francesco in maniera quasi integrale. Le pene in molti casi sono persino più dure di quanto aveva richiesto l'accusa.
Assolti da tutte le accuse Nunzio Di Salvo, Filippo Genovese, Emanuele Di Salvo, Giuseppe Murabito e Luca Amato.
Questa la sentenza: Francesco Anania 14 anni, Daniele Bertolami 10 anni e 4 mesi, Lucia Bilardo 2 anni, Pietro Bonfiglio 10 anni, Salvatore Bucolo 7 anni e 4 mesi, Alessandro Calderone 14 anni e 6 mesi, Dylan Seby Caliri 6 anni e 10 mesi, Pietro Caliri 20 anni, Carmelo Cannistrà 10 anni e 4 mesi, Salvatore Felice Chillari 14 anni, Carmelo Chiofalo 13 anni e 4 mesi, Fabio Crea e Carmelo Driacchio 5 anni e 8 mesi ciascuno, Giovanni Crinò 8 anni, Rosaria De Gaetano e Mauro Di Salvo 6 anni ciascuno, Claudio Febo 8 anni, Giovanni Fiore 20 anni, Carmelo Vito Foti 8 anni, Vito Vincenzo Gallo 10 anni 8 mesi in continuazione con altra sentenza, Mattia Giardina 7 anni, 5 mesi e 10 giorni, Vincenzo Gullotti e Francesco Scarpaci 8 anni e 4 mesi ciascuno, Francesco Ianniello e Samuele Marino 8 anni e 4 mesi, Salvatore Laudani 16 anni e 10 mesi, Carmelo Mazzù 17 anni in continuazione con altra sentenza, Lorenzo Mazzù 20 anni in continuazione con altra sentenza, Bernardo Mendolia 7 anni 9 mesi e 10 giorni, Massimiliano Munafò 6 anni e 8 mesi, Matias Jesus Piccolo 7 anni, Gjergj Preci 10 anni e 8 mesi, Giuseppe Puliafito 10 anni e 2 mesi, Sebastiano Puliafito 20 anni, Carmelo Quattrocchi 4 anni, 5 mesi e 10 giorni, Antonino Recupero 10 anni e 4 mesi, Giuseppe Scalia 13 anni, Carmelo Tindaro Scordino 16 anni, Tindaro Santo Scordino detto Santino 11 anni, Antonino Signorello 8 anni e 10 mesi, Sergio Spada 20 anni, Andrea Villini 11 anni e 2 mesi.
Sono stati invece totalmente assolti Nunzio Di Salvo, Filippo Genovese, Giuseppe Murabito, Emanuele Di Salvo e Luca Amato. Per altri due il gup ha disposto il non luogo procedere perché sono deceduti.

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