Turismo sostenibile. È la formula magica di un nuovo tipo di economia turistica, “sostenibile” perché compatibile con il paesaggio, l’ambiente ma anche la storia. Un turismo che si muove tra le mura di immobili altrimenti abbandonati, memoria sbiadita di un passato dimenticato. È in quest’ottica che Comune e Agenzia del Demanio sottoscriveranno un protocollo d’intesa che mira proprio alla valorizzazione di un lungo elenco di beni, a partire dai Forti umbertini, prevedendo procedure e “compiti” per ognuno dei due enti, ma anche forme di collaborazione con altri soggetti istituzionali e con i privati.
È questo, dunque, il contesto in cui nasce il protocollo d’intesa approvato nei giorni scorsi dalla Giunta De Luca, e che ha il suo spunto iniziale nella nota inviata al Comune dal direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Vittorio Vannini, l’11 dicembre scorso. Tre le proposte di valorizzazione inserite in quella nota, riguardanti: l’ex deposito munizioni di Campo Italia; l’ex stazione Rt Faro due Torri, a Torre Faro; i Forti umbertini (Forte Gonzaga, Forte Castellaccio, Forte Ogliastri, Forte Schiaffino, Forte dei Centri, Forte Campone, Forte Spuria e Forte Petrazza). Nel corpo del protocollo d’intesa, però, vengono aggiunti altri beni: la Polveriera di Camaro e il padiglione della Dogana.
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