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Messina, i 25 anni di padre Mario Magro il "piccolo servitore di Dio"

Venticinque anni di vita sacerdotale protesa alla carità e all’accoglienza dei fratelli: un traguardo importante per padre Mario Magro, rettore della basilica santuario di Antonio. A festeggiarlo l’arcivescovo Giovanni Accolla che ha presieduto la solenne celebrazione, il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro, la famiglia rogazionista con il superiore generale padre Bruno Rampazzo e provinciale padre Sandro Perrone, le religiose Figlie del Divino Zelo, i collaboratori e il vescovo emerito di Fidenza Carlo Mazza, assistente ecclesiastico del Collegamento nazionale dei Santuari di cui padre Magro è presidente dal 2015 con il consiglio direttivo.

Tante le opere compiute dal “piccolo servitore di Dio” come lui si definisce, nei 20 anni di presenza a Messina: dalla canonizzazione di S. Annibale nel 2004 con la traslazione delle spoglie nella cripta della Basilica, alla elevazione a Basilica minore del Santuario di S. Antonio il 23 giugno 2006, con l’allora arcivescovo Giovanni Marra; dall’avvio della causa di canonizzazione di padre Giuseppe Marrazzo con la traslazione delle spoglie all’interno del santuario, alla creazione della Mensa di S. Antonio assieme al direttore pro tempore padre Latina e alla signora Elena Ricciari Donato, l’11 febbraio 2008, divenuta luogo elettivo di accoglienza e dignitosa carità per i tanti poveri che ogni giorno vi giungono. Ma soprattutto si deve a lui il merito di aver dato impulso alla devozione a S. Antonio di Padova radunando in riva allo Stretto migliaia di fedeli provenienti dalla Sicilia e dal Sud d’Italia per la tradizionale Notte Bianca divenuta da 10 anni uno degli appuntamenti più importanti della città; nel 2008 in occasione del centenario della storica processione del Carro trionfale, fece giungere le reliquie del Santo di Padova custodite da 8 anni nel busto dorato che ha fatto realizzare. Padre Magro ha ricordato commosso il suo cammino vocazionale iniziato a Fiumefreddo di Sicilia, suo paese di residenza dove è stato ordinato sacerdote, manifestando la sua gratitudine a Dio, per i doni immensi ricevuti e a quanti ha avuto modo di incontrare nel suo cammino a Oria, in Puglia e poi a Messina; per lui gli auguri e la benedizione apostolica del Santo Padre con la pergamena consegnatagli dall’arcivescovo di Messina. La celebrazione è stata animata dalla cappella musicale “Rogate” diretta da Davide Cardile e Santino De Meo e accompagnata all’organo da Angelo Minutoli.

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