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Rifiuti a Messina, gli incivili rischiano di vanificare tutto

Da sud a nord: due porzioni preziose del nostro territorio, oggetto di importanti piani di riqualificazione, in balia dei “barbari”

Da Sud a Nord. Gli sforzi dell’Amministrazione comunale per tutelare porzioni importantissime del nostro territorio e gli atti incivili che rischiano di vanificare tutto, in assenza di controlli e di sanzioni esemplari. Si possono addossare colpe a politici e amministratori ma quando, poi, in una comunità, ci sono “nemici del bene comune” che continuano ad agire in modo criminale, tutti i discorsi vengono a cadere. Le immagini sono state scattate sul torrente Santo Stefano e lungo il lago di Ganzirri. Le prime sono frutto dell’azione di controllo del territorio che l’instancabile Biagio Santagati, ex commissario e capo della sezione Decoro della Polizia municipale, oggi in pensione, porta avanti, segnalando con la sua puntuale macchina fotografica gli scempi perpetrati ai danni di alcuni dei nostri luoghi più suggestivi e fragili. Come, ad esempio, quello della vallata di Santo Stefano, dove proprio in questo week-end alcuni soggetti, che possono essere qualificati solo per quello che sono, cioè delinquenti, hanno scaraventato sul torrente cataste di rifiuti, suppellettili e materiali di ogni genere, e hanno anche dato fuoco, contribuendo all’inquinamento, con sostanze tossiche e nocive sprigionate nell’area, di un angolo incantevole di territorio, lì dove nei pressi la fiumara dà origine anche a bucoliche cascatelle. Anche nella zona nord vengono segnalati spettacoli poco edificanti. Come i rifiuti gettati nel lago di Ganzirri, cuore della Riserva naturale orientata.

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