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Scompare un pezzo della Fiera, ruspe in azione a Messina

Il cantiere dovrà essere completato in meno di un anno, l’inaugurazione potrebbe essere fissata all’inizio del 2022.

Il vecchio Teatro in Fiera non c’è più. Come avevamo preannunziato nei giorni scorsi, ha preso piede il cantiere allestito dall’impresa (l’Associazione temporanea composta dal Consorzio stabile progettisti costruttori di Maletto e dalla Beico Srl di Catania) che si è aggiudicata l’appalto bandito dall’Autorità di sistema portuale dello Stretto. Un’opera tra le più importanti in corso in città sia per l’importo (quasi 7 milioni e mezzo di euro) sia per quella valenza simbolica di cui si faceva cenno.

Il nuovo edificio – come scrivono i progettisti – manterrà alcune delle soluzioni architettoniche e di finitura esterna dell’architettura razionalista tipica degli storici edifici dislocati nella cittadella fieristica, progettati nei primi decenni del Novecento da alcuni dei più importanti nomi dell’architettura liberty e razionalista italiana, da Adalberto Libera a Mario De Renzi, da Vincenzo Pantano a Filippo Rovigo. Il cantiere dovrà essere completato in meno di un anno, l’inaugurazione potrebbe essere fissata all’inizio del 2022.

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