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Il patto della droga tra Messina e la Calabria, chiesti 110 anni di carcere per 11 persone - Nomi e foto

L’accusa ha chiesto condanne per un totale di poco meno di 110 anni di carcere nel processo a Messina dell’operazione antidroga «Scipione» scattata lo scorso marzo. Al centro dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Messina un gruppo che si riforniva di droga in Calabria. Al vaglio del gup Valeria Curatolo il troncone con il rito abbreviato. Il pubblico ministero Antonella Fradà ha chiesto 11 condanne che vanno dai 2 ai 20 anni. Le indagini dei carabinieri sono state avviate a seguito di due ferimenti.

Nel corso degli accertamenti è emersa l’esistenza di un gruppo che spacciava droga a Messina e che aveva contatti con calabresi di Africo Nuovo. Questi assicuravano la consegna a domicilio settimanale di carichi di marijuana e cocaina.

Il rappresentante dell’accusa ha chiesto, in particolare, per Angelo Albarino 20 anni, per Giovanni Bonanno 12 anni, per Fortunato Calabro 3 anni, per Santo Chiara 12 anni e 6 mesi, per Giuseppe Coco 6 anni, per Orazio Famulari 8 anni e 8 mesi, per Costantino Favasuli 10 anni e 3 mesi, per Salvatore Favasuli 14 anni e 3 mesi, per Stefano Marchese 8 anni e 2 mesi, per Giovanni Morabito 12 anni e 3 mesi, e per Maria Visalli 2 anni e 6 mesi. Il processo prosegue per gli interventi dei difensori gli avvocati Nunzio Rosso Giuseppe Abbadessa,Salvatore Silvestro, Carlo Autru Ryolo Giuseppe Donato e Giuseppe Bonavita.

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