La "grande fuga" dalla Sicilia. Già dalle undici circa di ieri sera si sono create a Messina le prime file di auto in attesa di traghettare nel serpentone degli imbarcaderi privati della Caronte&Tourist.
Decine di auto in fila per salire a bordo della prima nave utile, a quanto pare quella delle 4.40, che consentiva di sbarcare a Villa San Giovanni senza bisogno della famigerata autocertificazione per gli spostamenti da regione a regione.
Decine di automobilisti, probabilmente non tutti siciliani ma anche i "turisti forzati" della pandemia, per le ragioni più svariate si sono messi in coda ad attendere il loro turno per risalire la Penisola e arrivare alle destinazioni prefissate.
Per lavoro, per motivi di studio, o anche per un "semplice" viaggio di svago, oppure per tornare a casa. E c'è da scommettere che il traffico verso la Sicilia dalla Calabria già nella notte sia parecchio aumentato.
Tutto questo mentre a Messina le strade erano percorse con un imponente spiegamento di forze da decine di mezzi con a bordo gli uomini di polizia, carabinieri e polizia municipale, nell'ultima notte di controlli e posti di blocco prima della cessazione della quarantena per l'intera Isola.
Da oggi è tutta un'altra storia, la gente si lascia alle spalle, si spera, il periodo più nero della nostra storia recente con la voglia di ricominciare, finalmente, a vivere quella "normalità" che mancava ormai da un paio di mesi.
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