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La protesta dei bar e ristoranti a Messina, nei locali luci accese per 15 minuti

A Messina le luci di bar e ristoranti squarciano il buio della città deserta. Ma è solo una "fiammata", quindici minuti di protesta civile e silenziosa di tutti i titolari e gestori di locali costretti all'inattività per effetto della pandemia e delle restrizioni contenute in decreti e ordinanze. Ora un intero settore, che rappresentava uno dei cuori pulsanti dell'economia messinese, alza bandiera bianca, solleva le saracinesche e accende le insegne per ricordare a tutti che ci sono tante piccole e medie aziende che hanno visto andare in fumo i sacrifici di anni e anni, centinaia di dipendenti che hanno perso il lavoro.

E i promotori dell'iniziativa chiedono che il governo conte modifichi subito le previsioni contenute nell'imminente Dpcm che entrerà in vigore il prossimo 4 maggio. Rimanere chiusi fino a giugno significa decretare il fallimento di un intero comparto. Domani mattina i titolari di bar, ristoranti e alberghi consegneranno simbolicamente le chiavi dei loro locali al sindaco De Luca.

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