Ormai da troppi anni si può ammirare solo da lontano. La chiesa normanna Santa Maria in Fluvio di Mili San Pietro è il classico esempio di un luogo storico abbandonato ma, al contrario di altri casi, mai dimenticato. Dalla chiusura, nel 2012, si sono ripetuti appelli e iniziative, come i Cultural Day, per non far calare l'attenzione su un complesso artistico di grande valore.
L'ultimo tentativo di riaccendere i riflettori è quello dell'associazione “Pro Mili San Pietro”, che nell'incontro con il vescovo di Messina monsignor Cesare Di Pietro ha sollecitato l'intervento dell'Autorità ecclesiastica per rendere fruibile la struttura almeno per le funzioni primarie religiose.
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina
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