Dalla Colombia la cocaina per la movida di Messina e Taormina, ecco come arrivava - Nomi e foto
Lo spaccio avveniva soprattutto nei locali della movida catanese, messinese e taorminese. La droga veniva chiamata “scatola”, “busta”, “vestiti”. E i pagamenti con i fornitori avvenivano tramite i canali internazionali dei money transfer: i soldi così “viaggiavano” dalla Sicilia, partendo dalle classiche agenzie che svolgono questo servizio, alla Colombia, in quantità mai superiori ai mille euro. Sono alcuni dei dettagli emersi nella operazione di ieri della guardia di finanza di Messina che ha portato a undici arresti. La droga arrivava in Italia dalla Colombia attraverso due intermediari: il dominicano Carlos Manuel Ramirez De La Rosa e la compagna Magalys Sanchez Hechevarria. Ramirez si “riforniva” con continui viaggi in Sudamerica, via Spagna, e proprio durante uno di questi, il primo novembre scorso, è stato arrestato all’aeroporto di Luque, in Paraguay, dove è stato beccato sotto falso nome (utilizzava un documento falso, intestato a tale Remy Marlon Herrera Fischer), con quasi 8 chili e mezzo di cocaina nascosti nel doppio fondo di una valigia.