Comincia il processo per sedici imputati dell’operazione “Fortino”, che ha smantellato un gruppo criminale dedito al traffico di stupefacenti a Valle degli Angeli, nel rione di Provinciale. Il 18 luglio prossimo, dovranno comparire davanti alla I sezione in composizione collegiale del Tribunale di Messina. Lo ha deciso il giudice Salvatore Mastroeni, che accogliendo la richiesta dei pubblici ministeri Liliana Todaro e Federica Rende, ha disposto di procedersi con giudizio immediato.
Alla sbarra Lorenzo Anghelone, 29 anni; Michele e Francesco Arena, padre e figlio, di 59 e 37 anni; Antonio Bonanno, 36 anni; Bartolo Bucè, 63 anni; Filippo Cannavò, 36 anni; Ugo Carbone, 43 anni; Giovanni Cortese, 45 anni; Paolo Mercurio, 26 anni; Angelo Mirabello, 52 anni; Paolo Francesco Musolino, 32 anni; Mario Orlando, 37 anni; Pietro Raffa, 39 anni; Santoro Rosaci, 34 anni; Francesco Russo, 35 anni; Gaetano Russo, 36 anni.
Dodici le persone accusate di essersi associate tra loro al fine di commettere più delitti in materia di stupefacenti, «costituendo un’organizzazione articolata e permanente, dedita all’acquisto, alla detenzione, nonché allo spaccio di consistenti quantitativi di hascisc e marijuana». Con i seguenti ruoli: i due Arena sono ritenuti «promotori, direttori e organizzatori dell’associazione», in quanto si si sarebbero occupati «di impartire le direttive ai vari consociati», «mantenere i contatti con i fornitori di sostanza stupefacente», «acquistare le varie partite di droga», «provvedendo, sia direttamente che a mezzo dei pusher del gruppo, a cedere a terzi la droga»; Mercurio, Cortese, Carbone, Orlando e Musolino avrebbero coadiuvato gli Arena «nella gestione dell’attività del gruppo», Mercurio e Carbone, garantendo l’approvvigionamento della “roba”, Carbone, Musolino e Orlando immettendola nel mercato; dal canto loro, Cannavò e Bonanno si sarebbero riforniti abitualmente dagli Arena per poi spacciare la droga, mentre a Raffa e Bucè sarebbe toccato «fornire ogni utile supporto agli Arena»; Marabello, poi, avrebbe procurato «gli aspiranti acquirenti» e partecipato «alla contrattazione del prezzo da proporre e alle modalità di approvvigionamento della sostanza».
Il 22 gennaio scorso, la Squadra mobile ha eseguito 17 arresti in carcere, nell’ambito di una complessa inchiesta coordinata dalla Procura di Messina. Una stradina di Valle degli Angeli, vico Fede, nel popoloso rione di Provinciale, era stata trasformata in una piccola centrale per il traffico di stupefacenti. Droga che un gruppo criminale si procurava principalmente dalla Calabria, per poi smerciala nella città dello Stretto. La polizia ha trovato anche delle armi.
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