La signora Pasqua Sulfaro ha 89 anni. Ne ha vissuti 70 nella sua baracca all'annunziata alta, l'ultima di quelle che veramente risalgono agli anni della ricostruzione dopo il terremoto del 1908.
E oggi, dopo una vita trascorsa tra piccole gioie e grandi sacrifici, dopo sei figli e 18 nipoti, piange lacrime di commozione quando entra nella sua nuova casa.
Certo, è ancora vuota, manca la luce, non c'è riscaldamento, l'ascensore non funziona e deve essere portata a spalle dai figli fino al primo piano. Ma lei piange e sorride, e pensa al marito morto 40 anni fa, "anche per lui sono qui, in una vera casa, dopo tanta vita in baracca".
Sono in corso di consegna ai legittimi assegnatari i 50 alloggi di villaggio Matteotti destinati ai baraccati di alcune zone della città, le vie delle mura e macello vecchio, annunziata alta e salita Tremonti.
Alla cerimonia presenti il sindaco De Luca, l'assessore regionale Falcone e il presidente dell'agenzia drl risanamento Marcello Scurria. Si consegnano le palazzine i cui lavori di costruzione cominciarono ben 13 anni fa, storia emblematica del risanamento "lumaca".
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