Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Evasione fiscale a Messina, 16 ordinanze di custodia cautelare: coinvolti avvocati, commercialista e imprenditori - Nomi e foto

L’avvocato Andrea Lo Castro
Il commercialista Benedetto panarello
Un fermo immagine tratto da un video della Guardia di Finanza mostra un momento dell’operazione “Default“
Un fermo immagine tratto da un video della Guardia di Finanza mostra un momento dell’operazione “Default“
 

I finanzieri del comando provinciale di Messina hanno eseguito 16 misure cautelari (2 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 11 ordinanze di divieto temporaneo di esercitare attività professionali o imprenditoriali) ed il sequestro di beni per di circa 15 milioni di euro nei confronti dei componenti di un'organizzazione criminale accusati di bancarotta, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, riciclaggio e auto-riciclaggio, falso ideologico in atto pubblico e appropriazione indebita. Il provvedimento, nato da un'inchiesta coordinata dalla procura di Messina guidata da procuratore Maurizio de Lucia, è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale Maria Vermigliò. Provvedimenti di custodia cautelare in carcere per l'avvocato Andrea Lo Castro e per il commercialista messinese Benedetto Panarello, entrambi già agli arresti. Agli arresti domiciliari, invece, un altro avvocato, Francesco Bagnato, e due prestanome, Orazio Oteri e Giuseppe Barbera. I destinatari della misura interdittiva sono Francesco D’Amico, 54 anni, già proprietario del Jolly Hotel di Messina, e la moglie Paola Isidori, 46 anni. I due coniugi sono attualmente proprietari di due alberghi a Chianciano Terme, posti a vincolo di sequestro; Rocco e Annunziatino Foti, padre e figlio, 76 e 41 anni, costruttori di Cosoleto, in provincia di Reggio Calabria; Francesco Rocco Ferrara, 54 anni, e i figli Gaetano, 25 anni, e Ottavio, 23 anni, imprenditori di Policoro, in provincia di Matera, operanti in diversi settori economici, unitamente alla loro collaboratrice Elena Zippo, di Milazzo. E ancora: Bruno e Vincenzo Lagana’, 59 e 32 anni, attivi nel settore alimentare della provincia di Reggio Calabria; P. V. B., 52 anni, faccendiere di Milano.

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