Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Torna in scena “Nessun'altra mai”

Sabato 19 marzo alle ore 20:30 e domenica 20 Marzo alle ore 18:30, nel Teatro della Val. D'Agrò di S. Teresa di Riva, torna in scena “NESSUN'ALTRA MAI” lo spettacolo contro il femminicidio realizzato dall’ “ActorGym” di Messina, diretto da Vincenzo Tripodo. L’evento è organizzato dall'Ass. Sikilia nell'ambito della LA PRIMA STAGIONE TEATRALE 2015/2016  intitolata "PASSIONE TEATRO ON - da una parola infiniti mondi" con la direzione di Cettina Sciacca

L’Actorgym è una palestra teatrale giunta al suo ottavo anno di vita, dove gli allievi allenano le loro emozioni attraverso la pratica teatrale. La loro età varia dai 14 ai 75 anni e si esercitano tutti insieme, fianco a fianco, due volte a settimana per due ore a volta.

Lo spettacolo è frutto di un lungo percorso di ricerca cominciato nell’ottobre 2012, che , ispirato da un testo di Serena Dandini, si è via via verticalizzato cercando di trovare l’anima dietro ognuna delle donne rappresentate. Un lavoro che ha necessariamente messo in gioco la fisicità dei loro corpi, dei loro gesti, delle loro debolezze e contraddizioni, svolto sotto l’attenta supervisione del coreografo Antonio Gullo. Una ricerca anche sonora, che si è concentrata sotto l’abile guida di Cecilia Foti e Ivana Zimbaro sul timbro, sui colori e gli accenti, sui silenzi, i soffiati e le grida.

Tutti gli attori hanno scavato nella vita dei loro personaggi per ricostruirne il passato, per conoscere i luoghi, i tempi e le condizioni in cui i delitti di cui sono state vittime si sono sviluppati.

La violenza mina la libertà di ognuno di noi. La crisi non può mai diventare l'alibi per non trattare o accantonare i temi sociali che sono alla base di ogni sviluppo capace di guardare al futuro. L’impegno del Centro “Al tuo Fianco” e delle attrici dell’ActorGym vuole ribadire come ogni giorno debba in realtà essere il buon motivo per parlarne e per fare sensibilizzazione, a partire dai più giovani. Vuole ribadire come gli atti celebrativi non siano sufficienti a denunciare ed educare rispetto ad azioni quotidiane e costanti che è responsabilità di tutti assumersi, prima di tutto come persone. Fintanto che ogni anno centinaia di donne moriranno a causa di violenza gratuita, non possiamo pensare di essere il luogo sano in cui far crescere in nostri figli.

Caricamento commenti

Commenta la notizia