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Il Duomo si riappropria del pennone

 Tornerà al suo posto oggi, dopo mesi di “assenza”, il pennone del campanile del Duomo, precipitato in piazza nell’ottobre del 2012, fortunatamente senza provocare feriti. Una gru alta novanta metri posizionerà il nuovo elemento realizzato in acciaio inossidabile sul basamento che dovrà sostenerlo. Da quel momento svetterà sulla sommità della basilica cattedrale, come un tempo. L’opera di restyling, durata circa sette mesi, è stata portata a compimento dall’artigiano messinese Paolo Bossa e dal cugino. Tagliato un traguardo fortemente voluto dall’Arcidiocesi di Messina, che ha seguito attentamente la fase dei lavori di ripristino dell’enorme bandiera, che misura sei metri per due. I cugini Bossa, prima di passare all’impegnativa fase operativa, hanno studiato nei dettagli il progetto disegnato da Antonio Maria Ardizzone, incentrato su un sistema rotatorio a cuscinetti. Adesso è stata costruita un’anima in acciaio inox e si è pensato di rinforzare la base, in modo da meglio sostenere i circa 400 chilogrammi del pennone. Una volta collocata la bandiera nel suo alloggiamento, saranno rimossi i ponteggi dalla torre del Duomo, la cui facciata è stata già restaurata. Riportando indietro le lancette dell’orologio, alla fine del mese di ottobre del 2012 il forte vento di scirocco determinò il cedimento della struttura. La bandiera si staccò da un’altezza di un centinaio di metri, toccando la facciata di un palazzo vicino e poi atterrando nell’area antistante il ritrovo “La dolce vita”. L’impatto, nel cuore della notte, fu violentissimo e, fortunatamente, in quel momento sotto non si trovava nessuno.

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