Poco prima delle 12, nel cuore del traffico del viale San Martino, il rischio di una tragedia a causa delle palme pericolanti perché divorate dal punteruolo è tornato a farsi sentire all’improvviso, con la violenza di un pugno allo stomaco. A crollare come un macigno il grosso bulbo di una delle “dactilifere” prossime all’incrocio con la via Trento: anche stavolta, provvidenzialmente, lo schianto non ha coinciso con il passaggio di automobili o, assai peggio, di pedoni. L’intervento dei vigili del fuoco e del Comune non si è limitato alla messa in sicurezza della tranvia (che per circa due ore, comunque, ha dovuto fermarsi) e alla rimozione di parti a rischio, ma è proseguito nel pomeriggio con verifiche e potature su altre palme, in particolare quelle vicine all’incrocio con la via Ettore Lombardo Pellegrino dove nel pomeriggio l’ennesi - mo esemplare è stato abbattuto per rischio di crollo. E così, sommando il crollo parziale di ieri mattina e quello deciso ieri pomeriggio, salgono a 17 le palme perdute, a fronte delle 96 che dalla nascita del Tram adornavano il viale San Martino tra il viale Europa e piazza Cairoli. Una tristezza, figlia di un Comune da anni e anni imprevidente, ma la difesa della vita umana, ormai, prevale sul resto. L’ennesimo grave episodio ha indotto l’assessore all’Am - biente, Daniele Ialacqua, ad accentuare gli sforzi per far accorrere, al più presto, il professionista incaricato di seguire su molte altre palme del Viale una sorta di moderna “tac” con particolari sensori. Il prof. Carmelo Fruscione, cui è stato affidato un lavoro da 16.000 euro inclusi gli eventuali abbattimenti, sarà in città lunedì: ci si concentrerà soprattutto sugli esemplari già segnati, sul tronco, con una “x”. E non finisce qui: oggi i controlli sullo stato delle palme saranno continui, non si escludono nuovi abbattimenti e, come detto, la stessa chiusura dell’arteria.
Caricamento commenti
Commenta la notizia