Probabilmente è rimasto deluso chi si aspettava colpi di scena, uguali se non maggiori a quelli che un anno fa caratterizzarono la manifestazione in onore delle vittime delle grandi guerre. L’incontro tra il primo cittadino e il comandante provinciale dei carabinieri, 24 ore prima, forse è servito a far tenere ad Accorinti un profilo basso, lasciando al dopo cerimonia i motivi del suo atteggiamento. Non ha chiesto la parola, come un anno fa, ma non gli è stata data, nel rispetto di un protocollo molto sobrio e sintetic. Dopo aver deposto la corona d’alloro sotto il monumento ai caduti, il prefetto è stato il solo a parlare ai numerosi presenti per leggere il messaggio del capo dello Stato. Subito dopo, il rappresentante del governo ha sottolineato il valore di questa cerimonia, soprattutto per i giovani che anche oggi erano presenti in piazza… Ma la novità di questa edizione è stata l’esposizione di altre bandiere. Una, da parte del movimento Libera Messina, con la scritta “grazie forze armate” ed una, lunga 40 metri, da parte di un folto gruppo di consiglieri comunali. Al di la del significato per la ricorrenza che si celebra oggi, in entrambe i casi, chiara la risposta al sindaco Accorinti contro il quale un anno fa polemizzò anche la vedova del maresciallo dei carabinieri Alfio Ragazzi.
4 novembre tra tante bandiere, guarda la fotogallery
Foto A. Villari
Caricamento commenti
Commenta la notizia