Dal liceo Archimede alla Juventus, il sogno di Davide Guarneri è sempre più realtà
Dal liceo Archimede di Messina al college della Juventus di Torino. Dai campi in terra dei campionati giovanili siciliani, agli stadi veri. Dalle trasferte in città siciliane come Siracusa a quelle a Parigi e negli Emirati Arabi. Davide Guarneri, classe 2009, attaccante nel dna, sta vivendo un sogno e ieri il suo sogno lo ha raccontato per filo e per segno a Torre Faro ai suoi ex compagni di squadra e al suo scopritore, il cacciatore di talenti Valerio Leto, palermitano di origine ma messinese faroto a tutti gli effetti. Uno che sputa sangue sui campi da gioco e macina chilometri sulla sua auto per andare a trovare i suoi figli calcistici. Come Giovanni Lauricella altro palermitano doc di Brancaccio in forza all' Empoli diventato qualche settimana fa, con la maglia azzurra, campione europeo under 17. Quest' anno per Davide, cresciuto nella Fair Play di Messina, è stata dura. Si è confrontato con giocatori di pari livello. Ma si è fatto spazio e ha segnato in partite decisive nel campionato under 15 nazionale. A consacrarsi enfant prodige era stato due anni fa al Ravenna Cup la vetrina giovanile più importante d' Italia. Dieci gol in sei partite. Alcuni dei quali davvero spettacolari. Questo ragazzo avevano detto gli osservatori al Ravenna Top Cup farà strada. E così è stato. Lo scorso anno il salto alla Juve e il viaggio assieme al papà manager Rosario Guarneri allenatore del Borgetto dove Davide ha dato i primi calci al pallone. Il giovane centravanti ha stoffa e un'impostazione da professionista. I cacciatori di giovani talenti avevano puntato Davide Guarneri da mesi. Il calciatore palermitano, cresciuto calcisticamente nella società palermitana del Borgetto (due anni fa ha guidato l' attacco del Fair Play Juventus Accademy Messina), ha doti fisiche non indifferenti: 1,85 centimetri di altezza e un fisico possente. "Come va, Davide?" gli chiediamo convinti magari che abbia cambiato accento a Torino. Manco per sogno. "Tutto a posto - risponde con l'inflessione palermitana- Lunedì torno a Torino". Suo padre lo guarda con orgoglio e ci dice: "Restiamo con i piedi per terra. Facciamo il nostro. Senza fare voli pindarici". L' impressione è però che Davide, giovane attaccante palermitano, messinese d' adozione, ex studente del liceo Archimede, quel volo lo abbia già spiccato e che le sue ali non siano di cera.