
Il paradosso è palese da settimane, ma ormai siamo oltre. La storia recente dell'Acr Messina con il professionismo ha poco a che fare e del dilettantismo ha tutti i connotati. Due giorni al ritiro di Zafferana Etnea e in organico un manipolo di calciatori (quattro, cinque, sei... chissà) e tanti vedremo. La società in questo momento è nel limbo tra ciò che si deve fare per obblighi temporali e ciò che potrà essere in caso di cessione societaria. Un déjà vu. Da "la cedo a un euro" alla sostanziosa buonuscita è un attimo. Di fatti concreti (ammesso che tale possa essere considerato, visto che non ci sono dettagli e ne parla solo una delle due parti impegnate nella trattativa) c'è un preliminare. Ma se non si andrà avanti "è colpa degli altri"... Sai che novità...
E così nel silenzio irresponsabile di una società che non chiarisce cosa e quando sarà ogni tanto fanno sorridere i comunicati che parlano di calcio. Di contatti umani - come una normalissima conferenza stampa - neanche a parlarne, i componenti dello staff del Messina si materializzano come figure eteree regalando messaggi incongruenti. E così oggi pomeriggio grazie a un comunicato stampa prendiamo atto che il direttore sportivo, Giuseppe Pavone, fa sapere che “la logica del nostro mercato è improntata alla sostenibilità”. Che sorpresa! Certo rimane da capire se la sostenibilità - concetto relativo e non assoluto - è quella dell'attuale proprietà o di quella che sarà.
E ancora: “Sto lavorando in silenzio, com’è mio costume, per allestire una squadra che risponda al blasone della piazza. In questa fase di mercato stiamo concentrando le nostre attenzioni su giovani interessanti, per questo siamo in stretto contatto con società di serie A per portare a Messina under di livello. La squadra è in fase di allestimento, abbiamo già chiuso diverse operazioni, ma è ovvio che nella prima parte del ritiro porteremo elementi da provare. Stiamo lavorando con coscienza ed assennatezza per allestire una squadra che risponda alle richieste di mister Modica”. Sulla coscienza e l'assennatezza di Pavone non abbiamo dubbi. Ma nel complesso sono termini che non accosteremmo a questa vicenda.
“Abbiamo chiuso con il portiere, un under promettente, ma ne valuteremo anche uno esperto; ovviamente tutto dipenderà dalle dinamiche di costruzione della squadra se puntare su un giovane o meno. Poi, a parte i calciatori che abbiamo in organico come Salvo, Manetta, Frisenna e Franco, di fatto abbiamo chiuso Anzelmo, Pedicillo, Di Palma e Simonetta. Siamo in dirittura d’arrivo anche con altri giovani molto interessanti, provenienti da società di massima serie. Per il reparto offensivo stiamo trattando con il Frosinone il ritorno di Luciani, ma nel mirino ci sono anche altri calciatori. Superato questo primo step riguardo ai giovani penseremo soprattutto agli over, anche se già abbiamo numerose trattative aperte in via di definizione”. Stay tuned.
All'orizzonte, intanto, c'è la protesta dei tifosi organizzati in programma a Piazza Unione Europea martedì prossimo. Sarà chiesto a gran voce il cambiamento di proprietà e di rotta per il Messina. Con coscienza e assennatezza.
3 Commenti
fabrizio
22/07/2024 12:32
probabilmente la compravendita non ci sarà, ed allora resterà l'attuale proprietà. Il mercato viene improntato sulla "sostenibilità" (per i bilanci dell'attuale proprietà), cosa che lascerebbe intendere che "domanda e offerta" non si sono incontrate e/o che sono molto distanti. Dunque perché continuare ad affliggerci, perché lamentarsi sempre, la situazione è sempre la stessa, che piaccia o no: oggi il calcio, in città, può offrire solo questo; del resto come sperare di meglio se a Messina si vendono più abbonamenti alle pay-tv per squadre di calcio del nord, che biglietti (singoli) in tutto l'anno di partite casalinghe del Messina? Lotito in una sua recente intervista, polemizzando con i tifosi, disse: chi si lamenta per la campagna acquisti, metta mano al portafoglio e "cacci" fuori lui i soldi... a Messina non ci sono gli occhi nemmeno per piangere, figuriamoci per acquistare giocatori...ma ci dovrebbero essere almeno "teste pensanti" da capire che forse, sic rebus stantibus, più di quello che abbiamo non possiamo aspettarci, a meno che non arrivi un nuovo presidente "tifoso" che tiri di tasca sua più soldi di quelle che Franza prima, Sciotto poi, ne abbiano tirati (solo a perdere). Il calcio a Messina è un'industria che non rende, e quando rendeva, qualcuno l'ha affossata, boicottandola...a me così pare...
Andrews
22/07/2024 12:43
Quello che mi meraviglia e' che Modica l'allenatore delMessina non parli ,proprio lui che l'anno scorso ha criticato sia i tifosi,sia la mncanza di campi su cui allenarsi,sia i media contro ed anche Sciotto. Perche' non dice nienteeee? Se si accontenta di come stanno andando le cose,per favore non si lamentiiii. I primi ametterci la faccia non e' Sciotto ,non e' il fantasioso Fondo acquirente MA SONO LORO ADESSO CHE CHE CI METTONO LA FACCIA: Pavone e Modica che col silenzio sembrano approvare tutto
Gugliandolo Mario
22/07/2024 16:08
Una cosa è certa: Modica e Pavone nulla hanno fatto per tenere Emmausso, Zullo e Ragusa. Sarebbe interessante sapere perchè li hanno lasciati andar via. Il fatto, di per sè clamoroso, è piuttosto inquietante. Girerei la domanda all'attuale Presidente. Si cercano giocatori validi, quando i pochi validi li avevamo in casa. Era facile convincerli a rimanere!!!!