Il Messina torna in campo cercando punti preziosi di fronte alla capolista Juve Stabia: servirà una partita perfetta per fare risultato contro una formazione che con umiltà, lavoro e idee sta volando verso la Serie B. Ma i peloritani hanno dimostrato di non temere nessuno, di giocarsela con tutti, basti vedere le ultime due trasferte con altrettanti pari a Benevento e Latina. Il rendimento dice due punti nelle ultime quattro partite, un rallentamento costato il rinvio della chiusura della “pratica salvezza” ma anche l’allontanamento dalla zona playoff, ora distante quattro punti (che diventano cinque, per gli scontri diretti, nel caso in cui la decima dovesse essere come ora il Foggia). Non è però tempo di pensare o fare calcoli, le prestazioni non sono mai mancate, neppure quando sono arrivate le sconfitte interne con Crotone e Foggia. Da quelle si ripartirà per cercare oggi l’impresa. Identità e voglia, di dimostrare ancora e ribaltare i pronostici. Limitando le disattenzioni che sono costate care in alcuni casi.
Per quanto riguarda la formazione, oltre agli squalificati Manetta e Frisenna, non è partito alla volta della Campania neppure Civilleri a causa di un infortunio alla caviglia, rimediato nella rifinitura. Tra i pali sempre Fumagalli, a sinistra Ortisi, da centrale pronto al rientro Dumbravanu che dovrebbe essere affiancato da Polito. A destra ballottaggio tra Lia e Salvo, con il secondo che potrebbe essere preferito per occupare una casella under vista l’assenza di Frisenna. In mediana, con Franco, è favorito il mancino Giunta su Firenze. Davanti, nel consueto 4-2-3-1, Emmausso trequartista e Rosafio a destra, mentre a sinistra spazio a Ragusa se dovesse essere impiegato Zunno da punta di movimento, mentre se in difesa dovesse giocare Lia, davanti da terminale ecco Luciani con Zunno a sinistra e Ragusa inizialmente in panchina. Un meccanismo a “incastri” che definirà l'undici titolare, senza dimenticare il jolly Scafetta.
Per quanto riguarda le Vespe, che cercano punti per avvicinarsi alla Cadetteria che comunque non potrà arrivare matematicamente in questo turno, nel 4-3-1-2 punto fermo del tecnico Guido Pagliuca non ci sarà Buglio squalificato. Pericolo numero uno è l'ex Andrea Adorante, già 10 gol segnati in 13 partite dall'arrivo invernale, che si aggiungono ai 7 realizzati con la Triestina. Non scherza nemmeno il compagno di reparto Candellone, che di reti fin qui ne ha segnate nove. «Sarà una partita importante per il nostro percorso, siamo consapevoli che giochiamo in casa, chiedo al nostro pubblico e a Castellammare di spingerci forte verso questo grande sogno - ha detto alla vigilia il trainer dei campani, mentre non ha parlato Modica -. L’entusiasmo che abbiamo deve esserci per quanto fatto finora, niente di diverso, quello che manca dobbiamo andare a prendercelo senza aspettare che venga da noi e passa dalla partita col Messina. Massima concentrazione, quindi».
Messina senza timore con la Juve Stabia
I peloritani non vincono da quattro turni ma le buone prestazioni danno fiducia
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