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Modica: «Un Messina che si applica». Sul mercato: «Non ci faremo prendere per la gola da fenomeni in uscita»

Serie C: l’allenatore fa il punto a conclusione del ritiro in Sila. Riempito il “serbatoio”, si alzerà il livello delle amichevoli

Tre giorni di pausa e ripresa degli allenamenti mercoledì 16 al “L’Ambiente Stadium” di Bisconte. Il Messina ha concluso così il ritiro iniziato il 23 luglio a San Giovanni in Fiore e proseguito dal 2 agosto a Villaggio Palumbo. Dopo l’ultimo allenamento di ieri (resistenza e scatti lungo il lago Ampollino), i calciatori si godranno una breve e meritata pausa, prima di ritrovarsi in città.

Un rientro a Messina con note positive per mister Giacomo Modica, entusiasta dopo la prima fase pre-campionato: «Bilancio soddisfacente, sono contento soprattutto per la grande applicazione dei ragazzi. Sono carichi di lavoro, c’è ancora pesantezza e abbiamo staccato proprio al momento giusto. Alla ripresa speriamo di ritrovare chi ha avuto qualche problema fisico ma ho avuto la fortuna di allenare un gruppo volenteroso. Ho visto una crescita costante».

In fase di recupero gli infortunati Ragusa, Buffa, Ferrara e Luciani, che si sono sottoposti a Messina alle terapie, mentre riposo precauzionale per il difensore Pacciardi, infortunatosi alla caviglia. Lavoro duro e tanta fatica per cercare la condizione migliore: «Abbiamo optato per riempire il serbatoio, è stato fatto un gran volume di lavoro, ma dobbiamo cercare di arrivare alla prima di campionato con una tenuta accettabile», ha aggiunto il tecnico, che ha visto i suoi all’opera contro formazioni di caratura decisamente inferiore, come Sporting Caccuri, Ve Rende, Real Cotronei e Asd Cotronei: «Innanzitutto, non c’era nessuna squadra vicino a noi, ma da anni sono abituato a svolgere i primi test contro avversari “morbidi” – ha spiegato Modica –, per capire il grado di apprendimento della squadra. È stata una scelta mia, ma abbiamo in programma di giocare qualche amichevole di maggiore spessore a Messina».

In città la squadra si allenerà sul sintetico di Bisconte, messo a disposizione dal Camaro, mentre le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi proprio da Modica sul “Franco Scoglio” sono state mitigate dalle recenti rassicurazioni del Comune: «Sono contento che la situazione si sia evoluta in maniera positiva e che si lavorerà per metterci in condizione di giocare le partite in casa», ha sottolineato il tecnico, ben consapevole della carenze degli impianti cittadini: «È un dilemma dal 1987, da quando c’ero io. Abbiamo il “Celeste” che è un fiore all’occhiello ma è abbandonato. So che sono previsti interventi ed è importante garantire una casa madre al Messina, invece di dover sempre girovagare. Intanto ci dovremo adattare al sintetico».

Il mercato

Battute finali, inevitabilmente, sul mercato che deve ancora garantire alcuni importanti accorgimenti: «Il direttore sportivo sa cosa manca. Sembra che ci siano tanti “fenomeni” in uscita con prezzi alle stelle. Restiamo vigili, sappiamo di dover intervenire, ma con calma e senza ansia – ha concluso mister Modica –. Qualcosa faremo ma non ci vogliamo fare prendere per la gola da nessuno e poi è importante che siano felici di indossare questa maglia».

Gli arrivi degli over Federico Pacciardi e Marco Firenze aggiungono esperienza e qualità alla rosa del Messina che, però, non può fermarsi qui. Il direttore sportivo Domenica Roma è sempre a lavoro per integrare l’organico a disposizione di mister Giacomo Modica.
In mezzo al campo né Domenico Mungo, classe 1993 ex Viterbese, né Alessandro Provenzano, classe 1991, in uscita dal Taranto, ma restano aperte le piste che portano al centrocampista ghanese, classe 1994, Nana Welbeck, in uscita dal Catanzaro, e Luis Maldonado, ecuadoriano classe 1996, nella scorsa stagione alla Turris. Ma servirebbe l’offerta giusta per elementi che al momento hanno pretese alte.

Il nome giusto potrebbe essere quello di Francesco Ardizzone, centrocampista classe 1992, di proprietà della Turris ma nell’ultima stagione al Lecco, con cui ha vinto i playoff e conquistato la Serie B. Proprio con la società lombarda, invece, nessuna trattativa o richiesta per Antonino Ragusa: né il Messina né lo stesso capitano hanno mai avuto intenzione di separarsi.
Attesi rinforzi sulle corsie esterne, con preferenza per gli under: potrebbe essere tesserato il classe 2002 Matteo Darini con l’eventuale dirottamento di Polito sulla destra, non da centrale come provato sin qui, in alternativa a Lia. Si vedrà.

Sotto osservazione sempre il reparto offensivo che necessità di un innesto che garantisca esperienza e gol. Lontano il 25enne Vincenzo Plescia, che piaceva per caratteristiche ma è dubbioso di lasciare Avellino, dopo l’esperienza poco felice a Piacenza, se non per sbarcare in un club che punta apertamente all’alta classifica. L’altra ipotesi porta a Gabriele Bernardotto che mister Giacomo Modica conosce per averlo allenato alla Vibonese. Il classe 1997, in uscita dal Crotone, è stato proposto al Messina nei giorni scorsi: valutazioni in corso, anche perché il Messina tiene in cima un altro attaccante, in uscita dalla Serie B, il cui nome è ancora top-secret.

Non sono da escludere eventuali cessioni, come quella del portiere, classe 2000, Riccardo Daga e delll’attaccante Carmine Iannone, classe 2001, che libererebbe un altro slot.
Infine, è ufficialmente un ex giallorosso Lorenzo Catania, attaccante classe 1999 che ha firmato con il Novara in serie C: 43 presenze, 6 reti e un brutto infortunio che lo ha costretto a interrompere in anticipo la propria stagione con il Messina. Un altro ex Acr, Andrei Marginean, si è accasto in Serie B, alla Ternana di Lucarelli.

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