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Cessione Messina, ancora attesa per l’offerta. E l’insofferenza della tifoseria cresce

Ulteriore richiesta d’approfondimento di Mannino su alcune voci debitorie in bilancio

L’offerta di Fabrizio Mannino per rilevare il Messina, attesa per ieri, non è ancora arrivata. Le ultime ore sono servite allo scambio di ulteriori documenti tra le parti, in un clima che sarebbe stato di totale disponibilità tra i consulenti delle parti. Nello specifico, il commercialista del potenziale acquirente ha richiesto alcuni dettagli circa determinate voci di debito, per stringere e individuare una cifra definitiva per proporre un accordo.
Un altro giorno è passato, interlocutorio ma che forse potrebbe considerarsi decisivo per un possibile passaggio di mano della società. Le posizioni, ufficialmente, restano quelle pre-weekend. Il presidente Pietro Sciotto ha chiuso alla trattativa con Mannino a metà della scorsa settimana, ma è evidente come, prima di lanciarsi nella sua settima stagione al timone del club, stia ancora attenendo una possibile mossa dei soggetti che negli ultimi mesi si sono fatti avanti per provare a rilevare la società e nello specifico l’imprenditore di origini palermitane. Proprio per questo le valutazioni sulle differenti strade che potrebbero essere imboccate sul piano dirigenziale-tecnico, sono rimaste in stand-by. Una scelta immediata degli uomini, infatti, obbligherebbe gli eventuali soggetti interessati a farsi carico di figure scelte da altri. Allora tutto fermo, in attesa di un’accelerata.
Difficile immaginare gli scenari, considerato tutto quanto successo nel recente passato. Difficile fidarsi ciecamente dopo settimane caratterizzate da cambi di fronte, certezze ribaltate, chiusure e riaperture. Dura vita quella del tifoso messinese, che per l'ennesima estate piuttosto che sognare un campionato da protagonista, esaltarsi magari per qualche colpo di calciomercato o parlare tra amici di derby che tornano o moduli di gioco, rimane ancorato all'attesa di cosa sarà del futuro. È tardi, ma c’è ancora speranza.
Più che altro, qualcosa dovrà accadere. E poi si dovrà necessariamente correre. Dovesse restare Sciotto, sul piatto due ipotesi. Una che porta alla costruzione di un organico giovane, senza troppe ambizioni se non quella di salvarsi il prima possibile, continuando ad attendere che qualcuno possa avvicinarsi, senza spendere ulteriormente. Un’idea che non fa impazzire il presidente, ma potrebbe divenire realtà qualora prevalesse lo stato d’animo di delusione per una piazza che in buona parte gli contesta una gestione complessiva non sufficiente, al di là dei risultati maturati sul campo. L’alternativa è la costruzione di una rosa competitiva, con un direttore sportivo esperto come Vincenzo Minguzzi.
Dall’altra parte, Mannino nel colloquio recente coi gruppi organizzati della Curva Sud ha garantito di essere pronto a partire con una struttura dirigenziale e tecnica già individuata, qualora dovesse subentrare a capo dell’Acr. Individuati già direttore generale, direttore sportivo, responsabile marketing e qualche altra figura operativa.
In ogni caso, sarà necessario darsi una mossa, perché mentre le altre formazioni del Girone C bloccano giocatori e programmano ritiri, a Messina non si sa nemmeno cosa accadrà domani.

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