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Messina, oggi si pronuncia la Covisoc. Tra prime scelte e spifferi societari

Figure dirigenziali al vaglio e novità per gli assetti societari. Raciti più di Cinelli (verso la Cavese) per la panchina

Attesa la pronuncia della Covisoc sulle iscrizioni alla prossima Serie C, il Messina sta alla finestra come le altre squadre ma palesando assoluta fiducia su quanto prodotto e inviato alla LegaPro. Come la scorsa estate è stata corsa contro il tempo, per l’indecisione sul volere o meno ancora mantenere il club tra i professionisti, ma alla fine, allo scoccare del gong, tutti i documenti sono stati regolarmente prodotti e dunque oggi non dovrebbero esserci sorprese.

I “consiglieri”

In questo senso, la proprietà ha particolarmente apprezzato il lavoro del segretario Alessandro Failla. Che di fatto, in attesa che vengano occupate le altre caselle dirigenziali e tecniche, sarà il primo riconfermato all’interno dell’apparato operativo giallorosso. Prezioso, per il presidente Pietro Sciotto, non solo a livello prettamente operativo, ma anche per il ruolo di “consigliere” che a più riprese ha “ricoperto” in fasi delicate. Non il solo comunque. Tra questi c’è anche, ad esempio, Pippo Bonanno. Più volte l’ex dirigente del Catania è stato interpellato dalla proprietà per dei suggerimenti. E proprio per questo, tra i profili che piacerebbero per programmare la prossima stagione, c’è anche il suo. Da capire se però lo stesso possa accettare di tuffarsi in una sfida sicuramente stimolante ma allo stesso tempo complessa, per tutto quanto accaduto negli ultimi due anni ma anche nei più recenti mesi.

Candidatura forte

Quella di Vincenzo Minguzzi, reduce dall’esperienza a Brindisi e che buoni ricordi ha lasciato in diverse piazze, tra le quali Viterbo, Pisa e Grosseto. Ha altre offerte ma potrebbe accettare Messina e in questo senso avrebbe già sondato la disponibilità di alcuni atleti. Resistono comunque altre piste, una soprattutto il cui nome rimane top secret, ma che a quanto è potenzialmente legato a un gruppo imprenditoriale che potrebbe decidere di sostenere (in quota minoritaria o attraverso una sponsorizzazione) la società. Contatti nelle scorse ore, tramite il legale Gioacchino Amato, che avrebbe sottoposto un piano alternativo a quello di Manuele Ilari. Quello dell'imprenditore edile Massimo D'Onofrio, già in passato nel mondo del calcio, in Romania, con l'Astra Giurgiu.
In panchina. Poi c’è il capitolo allenatore. Si parte da Ezio Raciti, che crede di meritare una chance dopo le due salvezze ottenute con clamorose rimonte nelle ultime annate. Vorrebbe restare e ripartire dall’inizio. Sondaggi ci sarebbero stati pure con Daniele Cinelli, il “tattico” arrivato da vice di Sasà Sullo ma poi rimasto come secondo con altre guide tecniche. Ottenuta l’abilitazione a Coverciano, vorrebbe però lanciarsi in un’esperienza da “prima scelta”. Possibilità che gli garantirebbe l’ambiziosa Cavese, che ha ingaggiato Pasquale Logiudice come direttore sportivo e pare già vicina all’accordo.

Gli altri fronti

Ovviamente, c’è da strutturare l’intera società a livello organizzativo e dirigenziale, individuando figure adatte al ruolo che dovrebbe lasciare Lello Manfredi. E poi la questione settore giovanile, dopo la “bomba” esplosa appena qualche settimana fa. La scelte più probabile appare l’ennesima “esternalizzazione” dell’intero comparto, anche se le precedenti esperienze hanno determinato, di fatto, un ripetuto azzeramento del percorso sviluppato nei mesi di lavoro da tecnici e atleti, ripartendo poi puntualmente da zero, senza uno sguardo lungimirante su un settore che da altre parti rappresenta un punto di forza a livello programmatico e anche economico. Diversi, dunque, i contatti in corso: le prossime ore dovrebbero essere quelle delle decisioni per poi, come annunciato nell’ultimo comunicato, «illustrare la programmazione per la prossima stagione».
Tutto chiuso con Mannino? L’ultima notizia ufficiale è, appunto, quella riportata nel comunicato di chiusura definitiva delle trattative. L’operatore di origini siciliane aveva lasciato la città, per poi ieri pomeriggio riprendere il primo aereo disponibile per fare ritorno di fretta sull’Isola. Probabilmente per qualche altra questione personale-professionale. Pare assurdo possa trattarsi ancora di qualcosa legata all’Acr, ma di questi tempi...

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