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Messina alla ricerca della spinta salvezza: nelle lacrime di Kragl la forza del gruppo

Da rinsaldare sicurezze, brillantezza fisica e serenità che hanno reso possibile i 30 punti

Oliver Kragl

Dopo una settimana movimentata, con il caso delle dimissioni dell’allenatore Ezio Raciti rientrato venerdì, da dove ripartire per mettere nel mirino la decisiva doppia sfida contro la Gelbison? Da Oliver Kragl.
Immagini simbolo. Più specificatamente dalle sue lacrime, versate sotto il settore ospiti dello “Iacovone” di Taranto, al termine dell’ultima gara ufficiale di campionato, giocata domenica scorsa. Da quel legame e senso d’appartenenza dimostrato da un calciatore che, nonostante la super carriera alle spalle e il grande talento, soffre per un rigore sbagliato che probabilmente avrebbe potuto portare ad un finale diverso della coda di torneo. Kragl, con quelle emozioni, ha dimostrato quanto ci tiene ai colori che indossa e in quello che fa. L’abbraccio, immediatamente dopo “offerto” dal mister Raciti, conferma sensibilità e solidarietà interna allo spogliatoio. Dove adesso va ritrovata coesione e compattezza per le due finali all’orizzonte.
Gioco di valori. Kragl come simbolo, tutta la squadra a ruota con lo stesso spirito. Lasciando fuori problematiche, incomprensioni e distrazioni. Pensando solo al campo, perché è sul campo che bisogna percorrere la strada che porta alla salvezza. Il Messina che ha risalito la china nel girone di ritorno sa di essere più forte della Gelbison e di poterla spuntare nel doppio confronto del 6 e 13 maggio, ma dovrà dimostrarlo.
Ritrovarsi. E allora i prossimi giorni dovranno servire per ritrovare la condizione per rendere al meglio. Quella fisica con il giusto “richiamo” di lavoro perché la lunga ricorsa che ha portato in dote 30 punti ha inevitabilmente influito sulla brillantezza del gruppo e di alcuni elementi nello specifico. Poi quella mentale, buttando fuori le scorie negative, successive al pari di Taranto ma non solo. Ritrovando auto-consapevolezza, allontanando le paure, ritrovando la capacità di giocare e farsi valere con le qualità tecniche e la forza delle idee.
Obiettivo meritato. Allontanare delusione ed amarezza, facendo valere le motivazioni, ricalcando ciò che Raciti ha detto dopo l’incontro con il presidente Pietro Sciotto: «Ho visto un uomo che, seppur amareggiato per il mancato raggiungimento della salvezza diretta, era determinato a lottare per un obiettivo che meritiamo ampiamente per quanto espresso nel girone di ritorno».
Spinta della piazza. In questo contesto, fondamentale sarà la spinta della piazza. Sono 800 i biglietti disponibili per lo stadio di Agropoli e sarebbe bello, oltre che importante, se tutti fossero acquistati, pure se la partita si giocherà di sabato che è giorno feriale. Prima fuori, poi in casa: il sostegno dei tifosi sarà fondamentale. E agli stessi si sono rivolti sia Sciotto che Raciti, chiedendo supporto in questo momento delicatissimo. Il più decisivo della stagione.
Le ultime. La squadra ha svolto ieri l’ultimo allenamento settimanale e si ritroverà adesso lunedì per la ripresa dei lavori. Da valutare le condizioni di Ragusa ed Helder Baldè, che però dovrebbero essere a disposizione. Occhio anche a Mallamo (problema all’inguine) e Versienti (distorsione alla caviglia), che potrebbero essere costretti a dare forfait all’andata. Out certo Celesia, rientra Curiale.

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