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Il Messina cerca punti salvezza a Picerno

Senza Kragl e Ragusa provato il 3-5-2. Versienti torna titolare, probabile un centrocampo più muscolare

Leandro Versienti dovrebbe partire titolare oggi a Picerno

Fare punti per continuare a tenere viva la speranza di una salvezza diretta: con questa convinzione il Messina si presenterà quest’oggi al “Curcio” di Picerno, a tre giornate dalla fine del campionato e con l’esigenza di fermare la serie negativa di due sconfitte consecutive (mai accaduto nel 2023, sotto l’attuale gestione tecnica).

Avversario tosto. Non sarà facile contro un avversario attualmente quarto in classifica in condominio con il Foggia e imbattuto da dieci turni. «Loro vengono da una lunga serie di partite senza sconfitte, anche se, nell’ultimo impegno casalingo, hanno pareggiato con la Gelbison - ha ricordato il tecnico dei peloritani, Ezio Raciti -. Hanno qualità, giocano un bel calcio, hanno ottenuto ottimi risultati forse anche al di sopra delle aspettative ma con merito. Sappiamo che sarà dura». Ma non sarà nemmeno facile per i lucani, come ha ammesso anche Emilio Longo: «Sarà una gara insidiosa contro il Messina, mancano poche partite, ognuno ha il suo obiettivo e resta meno tempo per realizzarli - ha detto alla vigilia -. Tanto della sfida verrà deciso dai duelli individuali, bisognerà fronteggiarsi sotto l’aspetto tattico, ma anche mentale, bisogna avere disponibilità per sfruttare i difetti degli altri e fare emergere i nostri pregi. Dobbiamo far fronte sia a una partita tattica che ad una sporca, perché il risultato è importantissimo».

Fondo sintetico. Tra le incognite, anche quello di giocare su un fondo sintetico. Motivo per cui il Messina, nella settimana ormai alle spalle, si è allenato due volte al “Marullo” di Bisconte. «Venerdì addirittura abbiamo trovando anche il campo bagnato per la pioggia, in condizioni simili a quelle che, probabilmente, troveremo al “Curcio”. Abbiamo scelto di allenarci lì per non lasciare nulla di intentato. Credo sia importante stare attenti anche a questi dettagli, perché il momento è davvero decisivo».

Assenze pesanti. E purtroppo, vanno registrate assenze pesanti, già annunciate. Fuori dai convocati sia Kragl che Ragusa, fiori all’occhiello del mercato di gennaio e uomini di personalità in grado di trascinare i compagni. Senza le due ali di spicco del 4-2-3-1, Raciti potrebbe cambiare qualcosa anche dal punto di vista tattico, provando a cercare maggiore compattezza in mezzo al campo. Provati sia il 4-4-2 che il 5-3-2, questo secondo modulo potrebbe essere quello prescelto dall’inizio (e anche il Picerno è in dubbio tra 4-2-3-1 e 3-4-3 con due soli mediani disponibili). Altissime probabilità di vedere dall’inizio Versienti (in questo caso, a tutta fascia a sinistra). In difesa rientrerà Trasciani dalla squalifica, in caso di difesa a tre con Ferrini e Ferrara. Mediana muscolare: si scaldano Fiorani e Konate. Mallamo e Fofana dovrebbero essere titolari, ma sono in quattro per tre maglie. Davanti attacco a due con Balde a supportare l’intoccabile Perez. «Negli ultimi turni abbiamo sempre avuto 4-5 assenze, sappiamo il valore di elementi come Kragl e Ragusa, ma dobbiamo trovare le soluzioni giuste per rendere lo stesso in campo anche senza di loro. Non possiamo piangerci addosso, dobbiamo invertire la rotta e tornare in un ciclo di positività», ha incalzato Raciti

Carica emotiva. E servirà trovare le forze dentro: «La condizione atletica della squadra è buona, perché contro il Foggia, su un campo allentato ma molto migliorato rispetto al passato, abbiamo tenuto il confronto bene sul piano fisico, correndo fino all’ultimo minuto. Può esserci una stanchezza mentale del gruppo che, già a Torre del Greco, quando eravamo fuori dalla zona playout, ha sentito il peso della rimonta e sentiva quasi raggiunto quello che, ricordiamocelo tutti, era il nostro obiettivo massimo, quando abbiamo iniziato a lavorare a gennaio, poi siamo passati alla migliore posizione nei playout, risultato che possiamo ancora ottenere. Con Logiudice dicevamo qualche giorno fa che sembra come quando il ciclista fa una lunga salita e deve fare lo sforzo per l’ultimo strappo. Ecco, adesso dobbiamo trovare il carattere e la forza per salire sui pedali e fare lo sprint finale».

«Dare di più». Ultima battuta, sulla presenze “ritrovata” del presidente Pietro Sciotto, che prima con una strigliata e poi provando a sostenere il gruppo, è tornato a stare vicino alla squadra: «Per alcuni problemi di salute, non è stato fisicamente con noi nelle scorse settimane e, non appena ha potuto, è venuto a trovarci per tenere insieme tutti, dalla proprietà ai giocatori, a tutto lo staff coinvolto, con l’obiettivo di raggiungere la salvezza. Ci ha ricordato che nelle due partite con Turris e Foggia abbiamo ottenuto sconfitte pesanti, invitandoci a dare tutto negli ultimi tre turni di campionato, mettendoci qualcosa in più».

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