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Messina, la scalata-salvezza prosegue sotto con l’esame Monopoli

Out Trasciani e Grillo, torna tra i convocati Napoletano. Ballottaggi Balde-Ferrini e Baldè-Marino, scalpita Ortisi. Raciti: «Abbiamo costruito l’identità coi sacrifici, la voglia di vincere è un tatuaggio»

Nuovo esame per il Messina che oggi al “Franco Scoglio” affronta il temibile Monopoli per proseguire la corsa salvezza. Dopo il solo punto conquistato nelle ultime due uscite interne, i giallorossi vogliono fare bottino pieno contro i pugliesi. Gli ospiti, dal canto loro, sono reduci da due ko di fila in trasferta (Viterbese e Catanzaro) e non segnano fuori casa da 210 minuti: «Non sono per questo una squadra da sottovalutare - dice alla vigilia mister Ezio Raciti -, sono in risalita e puntano a disputare i playoff nella migliore posizione possibile. Hanno un organico importante e potranno sopperire alle cinque assenze certe. Saranno competitivi e dobbiamo prenderli con le pinze. Sanno interpretare un calcio offensivo. Non sarà una partita facile ma l'affronteremo come una gara da dentro o fuori. L’importante è quello che faremo noi, dobbiamo essere concentrati e vogliosi di fare risultato pieno».

Le ultime di formazione. Due defezioni in casa peloritana: «Trasciani e Grillo hanno subito botte al ginocchio, Grillo è fermo e lo sarà ancora per un po' in attesa di accertamenti. Trasciani ha preso una botta e si è creato del liquido, speriamo di recuperarlo la prossima settimana. È stato reinserito Napoletano e per la prima volta sarà convocato Peppe Marino, 2004 della Primavera che sarà con la prima squadra». Tre, dunque, i dubbi di formazione. Dietro tra Ferrini e Balde per affiancare Ferrara. Sulla trequarti si giocano una maglia il recuperato Balde e Marino che nelle ultime uscite ha occupato quella posizione ed è apparso in buona condizione; infine sulla trequarti Ortisi scalpita per partire titolare e potrebbe sostituire Kragl che non è al cento percento, anche se è stato convocato.
Spirito e zero calcoli. Raciti punta molto sullo spirito dei suoi per tornare al successo al “Franco Scoglio” dopo il pari con l’Andria e il precedente ko contro il Cerignola: «I ragazzi stanno sempre sul pezzo, non vedo mai leggerezze nel preparare la partita. Non mi stancherò mai di ringraziare l'attitudine di questi calciatori. Poi è ovvio che ci sono dei periodi, anche per i singoli. In alcune fasi si giocava con delle caratteristiche, con altri atleti, che hanno alzato la qualità complessiva dell'organico, organizzazione e capacità, magari le gare le affronti con altro spirito. Fermo restando che la nostra identità l'abbiamo costruita con sacrificio e voglia, verso l'obiettivo. Questo è il tatuaggio che abbiamo addosso». Il Messina proverà a giocare con le proprie armi, senza pensare ad altro: «In questo periodo del campionato si fanno tabelle, noi non lo facciamo, pensiamo solo al nostro rendimento, a raccogliere quanti più punti possibili, poi alla fine di questo percorso vedremo dove saremo. Spero di essere in una posizione per raggiungere la salvezza, tramite playout o direttamente lo vedremo».
La questione “irrisolta”. E infine “l’irrisolta” questione rigori, che il Messina non ha ancora avuto a favore in questo campionato, nonostante l’Acr di oggi possa contare su tanti palleggiatori: «L’ultimo rigore a nostro favore risale alla prima dello scorso campionato, a Pagani - ricorda Raciti -. significa che per 67 partite non ci è stato fischiato un penalty. Nell'ultima in casa ci sono stati almeno tre episodi che potevano essere fischiati, ma non sono abituato a puntare il dito né contro gli arbitri né a lamentarmi per le assenze. Bisogna cercare il rimedio e come andare avanti. Evidentemente non è stato talmente netto l’episodio. Speriamo che da qui alla fine del torneo potremo testare la capacità dei nostri rigoristi».

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