Messina

Mercoledì 08 Maggio 2024

Messina, in classifica pesa l’andata disastrosa

Sapore più amaro che dolce, in casa Messina, dopo il pari interno contro l’Andria. Vincendo i giallorossi avrebbero dato una “spallata” forse decisiva ai pugliesi, rimanendo a -5 dalla salvezza diretta, ora distante invece sette punti. Il successo non è arrivato, nonostante i peloritani abbiano avuto un paio di occasioni per segnare. Soprattutto con Curiale, che non ha sfruttato al meglio l’occasione da titolare che gli è stata concessa a distanza di oltre un mese. L’ultima volta che l’ex Vibonese era partito dal primo minuto, infatti, era il 7 dicembre, vittoria interna con la Virtus Francavilla. Il tecnico Ezio Raciti, nella conferenza stampa post-gara, ha voluto difendere a spada tratta il suo attaccante, però è anche vero che l’errore nella ripresa che poteva cambiare il corso della gara ha davvero del clamoroso. «Gettare la croce addosso a uno solo ha poco senso, si vince e si perde tutti assieme», ha detto il trainer giallorosso nel dopo gara. Aggiungendo poi: «Credo che abbiamo disputato buona partita ma gli episodi non sono stati favorevoli e certe volte determinano una stagione, per un giocatore e per una squadra. L’Andria ha giocato per non farci giocare, anche coi falli sistematici su Kragl e Ragusa. Credo che non abbiamo subito un tiro in porta, magari il giudizio complessivo è condizionato dalla posizione di classifica che hanno loro, ma sono una squadra che va valutata senza guardare all’ultimo posto». Poi sulle scelte iniziali, Marino e lo stesso Curiale dentro, invece di Ortisi (da trequartista al posto dell’indisponibile Balde) e Perez: «Ho scelto Marino perché abbiamo variato modulo, preferendo il 4-3-3 con un vertice alto per andare a prendere Arrigoni. Anche Curiale è stato inserito per provare a tirare fuori nella prima giocata i loro centrali, così da lasciare l'uno contro uno a Ragusa e Kragl, ma ripeto sono stati sistematicamente picchiati». C’è poi una grande questione “irrisolta” da mesi e mesi, quella dei rigori. Il Messina in questo campionato non ne ha ricevuto neppure uno a favore e un penalty manca ai peloritani da addirittura 65 partite, precisamente dalla scorsa stagione, prima giornata a Pagani. Anche ieri contatto dubbio e decisione dell’arbitro andata in direzione opposta ai colori giallorossi. L’Acr, comunque, ora deve solo mettere alle spalle questo mezzo passo falso e ripartire da Latina. D’altronde, se si guarda la classifica degli ultimi due mesi, solo il Catanzaro ha fatto meglio in termini di punti rispetto ai biancoscudati: 19 quelli della battistrada calabrese, 15 quelli del Messina, come Crotone e Picerno. È evidente come pesino tanto e soprattutto le sconfitte a raffica del girone d’andata, che condannano adesso la squadra a non sbagliare praticamente mai per rimanere incollata al treno della salvezza, magari quella diretta.

leggi l'articolo completo