Il malato non è guarito ma la medicina è quella giusta affinchè, dopo 41 giorni e sette sconfitte, l'Orlandina torni alla vittoria. Vittima, al “PalaFantozzi”, Bergamo con un americano che non sembra tale (il mediocre Lautier-Ogunleye) ed al quale i paladini lasciano il cerino dell'ultima della classe compiendo un passo importante per il morale.
La conferma di Laganà, la crescita di Kinsey e di diversi italiani, Donda compreso, sono state le architravi del successo mentre dubbi ancora su Johnson, fischiato dopo la sostituzione per una rimessa sbagliata quando ormai la vittoria era in cassaforte.
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