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Missione in Antartide, c’è anche la ricercatrice messinese Nancy Lucà

Tra i sei italiani sulla nave rompighiaccio la giovane scienziata specializzata in oceanografia e climatologia. A coordinare il progetto la glaciologa Simona Grimaldi dell’Università di Catania

Ha preso il via la 21esima missione italiana di ricerca scientifica in Antartide presso la base italo-francese Concordia, che si trova oltre 3mila metri di altezza e a 1.200 chilometri dalla costa.
A guidarla sarà la glaciologa Simona Grimaldi, dell’Università di Catania, a capo di una squadra composta da 6 italiani, 6 francesi e un inglese che lavoreranno in condizioni estreme, fino a meno 80 gradi. Tra i sei italiani anche la giovane messinese Nancy Lucà, ricercatrice oceanografa climatologa a bordo della nave spacca ghiaccio Laura Bassi che in questi giorni sta navigando le coste dell'Antartide per la campagna di ricerca finalizzata a monitorare il cambiamento climatico.
La nuova missione invernale del programma in Antartide è finanziata dal ministero dell’Università e della Ricerca e attuata dal Consiglio nazionale delle ricerche per il coordinamento scientifico, da Enea per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale per la gestione tecnica e scientifica della sua nave da ricerca, Laura Bassi.
A dare il via alla missione è stato il simbolico passaggio di consegne da parte dello station leader della campagna estiva, Riccardo Scipinotti dell’Enea, a Simona Grimaldi, dell’Università di Catania. In completo isolamento per nove mesi e con tre mesi di notte polare, ossia in totale assenza di luce, la squadra composta da 13 persone, fra le quali un medico inglese dell’Agenzia Spaziale Europea, garantirà la manutenzione della stazione e porterà avanti 14 attività scientifiche.
Oltre a essere uno straordinario laboratorio per studi in campi che spaziano dalla climatologia alla fisica dell’atmosfera, geomagnetismo o meteorologia spaziale, le condizioni estreme rendono Concordia anche un prezioso avamposto per lo studio e la simulazione di problemi legati alle missioni spaziali.
Durante la campagna estiva appena conclusa a Concordia si era svolta inoltre Beyond Epica, la perforazione che aveva raggiunto una profondità di 2.800 metri, dove la calotta glaciale antartica incontra la roccia sottostante, fornendo un archivio senza eguali sulla storia climatica della Terra di oltre 1 milione di anni.
Intanto nella stazione italiana Mario Zucchelli sulla costa di Baia Terra Nova si conclude la campagna estiva che aveva coinvolto 140 persone.

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