![](https://assets.gazzettadelsud.it/2025/02/Immagine-2025-02-14-081516-800x800.jpg)
Un anno fa veniva riaperta la cappella per l’adorazione perpetua della chiesa parrocchiale di Camaro Superiore, dopo i lavori di riqualificazione. Un punto di riferimento per la preghiera intima comunitaria, aperto per la prima volta l’11 febbraio 2010, che negli anni è diventato anche luogo di formazione e crescita personale, non solo per gli adoratori del luogo ma anche per quelli provenienti da altre zone della città, spiega il parroco mons. Francesco La Camera, definendola «il polmone della vita della comunità, spazio di testimonianza cristiana».
Un anniversario importante, il 15mo, che si sta celebrando nel corso della terza Settimana Eucaristica, con una fitta partecipazione di comunità (famiglie, giovani, gruppi) alle celebrazioni seguite da adorazioni o catechesi.
Particolarmente sentito il momento guidato da mons. Giuseppe Costa, coordinatore diocesano delle Cappelle per l’adorazione, con tutti i ragazzi, bambine e bambini della catechesi. Ieri sera è stata la volta di mons. Giuseppe La Speme a presiedere la celebrazione, animata dal cenacolo di preghiera “Maria madre della lode”, mentre stasera concluderà il rogazionista Amedeo Pascucci, che a seguire terrà una catechesi-laboratorio su “Eucarestia e Famiglia”. La cappella dell’adorazione della parrocchia Santa Maria Incoronata si presenta bella nella sua essenzialità, grazie alla sistemazione degli spazi liturgici, la ripulitura dei marmi e al nuovo impianto d’illuminazione che consente di immergersi in un clima di preghiera gioiosa e discreta.
Cuore della struttura è il prezioso tabernacolo in marmo della scuola del Gagini; tra le novità, oltre agli arredi liturgici in legno, completano l’arredamento liturgico un’acquasantiera in marmo e un Crocifisso ligneo che si trovavano negli ambienti parrocchiali.
Negli anni ’50 era un semplice capannone utilizzato come circolo ricreativo dall’Azione cattolica, ma quando giunse nella vallata di Camaro superiore padre Cento, compianto parroco della comunità “S. Maria Incoronata”, volle subito che quel luogo adiacente la chiesa diventasse testimonianza del culto popolare di San Giacomo, adibendone una parte a custodia del prezioso “ferculum” argenteo. Siamo alla fine del secolo scorso – poco prima che papa Giovanni Paolo II indicesse l’Anno Santo Giacobeo (1998) – quando padre Cento, incontrando don Alberto Pacini rettore della basilica romana di S. Anastasia al Palatino (una delle cento cappelle d’Italia dove si pratica l’adorazione eucaristica perpetua) decide che anche a Camaro dovesse sorgere un “centro d’irradiazione di fede” per quanti volessero accostarsi al SS. Sacramento. Era l’11 febbraio quando venne aperta ufficialmente al culto la Cappella di adorazione continua; all’interno fu collocata dinanzi al tabernacolo una barca, simbolo della missione di Gesù pescatore di uomini e del valore della predicazione. Nella sola Sicilia, secondo la mappatura fornita dalla rete regionale, se ne contano 20 perpetue (dove l’esposizione dell’Eucarestia è costante) e circa 25 diurne.
Caricamento commenti
Commenta la notizia