La comunità parrocchiale di S. Eustochia, nella parte alta dell’Annunziata, per il secondo anno consecutivo ha celebrato la compatrona messinese in occasione del 540mo “Dies natalis” che ricorre oggi. Ieri pomeriggio la varetta della Santa ha percorso le vie del rione, portata a spalla anche da tanti giovani che, attraverso il Comitato Festa presieduto da Emanuele Maurotto, si sono impegnati per rilanciare l’identità della comunità. È stato il parroco, mons. Antonio Sofia, a presiedere il corteo accompagnato dalle note festose della banda di Salice. «Un cammino di speranza dietro colei che, innamorata del Crocifisso, continua a tracciare la strada da percorrere», ha detto facendo riferimento all’Anno Santo, sottolineando il valore della festa patronale. Il quadro portato in processione sulla varetta, retta a spalla e spinta, riproduce un dipinto originale del XV secolo custodito nel monastero di Montevergine. La tela fu realizzata in occasione della canonizzazione di Eustochia Calafato, l’11 giugno 1988, e collocata sul palco allestito nella Fiera Campionaria per la celebrazione presieduta da Papa Giovanni Paolo II; qualche anno dopo l’arcivescovo Ignazio Cannavò donò il dipinto alla parrocchia da lui costituita.
Oggi, giorno della solennità, la commemorazione tradizionale nella chiesa del Monastero di Montevergine che per l’occasione resterà aperta tutto il giorno: celebrazioni alle 7,30, 9,30, 11 e alle 12 la commemorazione del Beato transito. Alle 18 messa solenne presieduta dal vescovo ausiliare Cesare Di Pietro, nel corso della quale ci sarà l’accensione della lampada votiva – realizzata dall’orafo Francesco Cosio e donata dalla Fondazione Bonino Pulejo – e l’offerta dell’olio da parte della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di via La Farina. La celebrazione, partecipata dalle clarisse con la badessa Maria Agnese Pavone, sarà animata dal Coro “Exsultate et Jubilate”.
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