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A Messina le relique di Santa Teresa di Lisieux

Oggi, alle 18, sarà il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro a presiedere la messa e alle 21 l’adorazione eucaristica. Si fermeranno in città fino a domani

Una pioggia di petali, un fiume di devozione, una santità familiare condivisa che come un prodigio è scesa sulla città di Messina, che ha avuto l’opportunità di accogliere le reliquie di Santa Teresina di Lisieux e dei Santi genitori, Luigi e Zelia Martin, prima coppia canonizzata congiuntamente da Papa Francesco nel 2015, durante il Sinodo sulla famiglia, a novant’anni dalla canonizzazione della figlia. Un evento straordinario per la comunità dei fedeli di Montepiselli, dove sorge l’unica chiesa intitolata alla Santa delle missioni, ma anche per le centinaia di persone giunte da tutte le parti della città. Mani devote, grate, sofferenti, imploranti si sono poggiate sulle due urne accolte nella pineta del rione accompagnate dal gruppo dei portatori della parrocchia e dal diacono Maurizio Ferrara, responsabile della peregrinatio delle reliquie per la Sicilia e la Calabria e accolte dal parroco don Giovanni Sturiale; con le rose in mano, simbolo della purezza e della bellezza della vocazione portata avanti dalla religiosa carmelitana morta giovane a colpita dalla tubercolosi. Ognuno con la propria intenzione: mamme, bambini, famiglie, anziani, disabili, uniti da una devozione speciale, che merita di essere diffusa e fatta conoscere a quanti ancora non hanno avuto la possibilità di farlo, hanno gremito la chiesa di Montepiselli, abbellita con fasci di rose colorate e una suggestiva gigantografia di Santa Teresina di Gesù Bambino e del Volto Santo.
Un evento atteso a lungo, che lo scorso anno era stato annullato a causa di problemi logistici nell’organizzazione internazionale: «La padrona di casa in carne ed ossa e i suoi genitori accolgono Lei e tutti i messinesi in questa chiesa che porta il suo nome», ha detto don Sturiale all’arcivescovo Giovanni Accolla, che ha presieduto la messa, alla presenza delle autorità civili, di gruppi parrocchiali e associazioni e ha benedetto le rose. Una strada semplice quella tracciata da Santa Teresa, «una piccola via che indica l’immagine del totale abbandono alla volontà del Padre», ha affermato mons. Accolla. Ieri pomeriggio, prima di giungere a Montepiselli, le reliquie hanno fatto una breve sosta al Tempio di Gesù Sacramentato di S. Orsola dalle religiose Ancelle Riparatrici e in serata i giovani del seminario hanno animato l’adorazione eucaristica. Oggi, alle 18, sarà il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro a presiedere la messa e alle 21 l’adorazione eucaristica guidata dalle comunità parrocchiali della zona.
Le reliquie si fermeranno a Messina fino a domani: alle 11, la messa presieduta dal vicario foraneo don Marco D’Arrigo e alle 16 il congedo e la partenza verso Montalbano Elicona, seconda tappa della peregrinatio messinese; dopo l’accoglienza a largo San Michele, saranno portate nel santuario Maria SS. Madre della Divina Provvidenza, dove alle 18 ci sarà la messa con i pellegrini e le famiglie. Sabato, alle 17.30, la messa con la benedizione dei bambini, dei ragazzi, dei giovani e dei catechisti e domenica, dopo la celebrazione con la benedizione delle famiglie alle 10, la partenza.

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