
C’è chi fa il bucato nelle lavanderie a gettoni, chi ha chiesto ospitalità ai parenti, chi riempie bidoni alle fontane pubbliche, chi trascorre la giornata sperando nell’arrivo di un autobotte. Ecco la vita ai tempi della crisi idrica a Messina. Nei giorni scorsi abbiamo raccontato l’esasperazione di chi vive in via Quod Quaeris, ieri le testimonianza sono arrivate dagli isolati vicini, in particolare dalla via Osservatorio, via dei Setaioli, via Andria. Avrebbero dovuto avere l’acqua (zona A), ma sono rimasti completamente a secco e lo stesso era già accaduto mercoledì. La signora Marilì Caratozzolo parla di una vita diventata totalmente precaria: «È una condizione incivile, disumana. Nel nostro condominio ci sono tante persone anziane, tanti ammalati, c’è gente che non ha la possibilità di avere aiuti, come dobbiamo fare ad andare avanti?». Anche suo marito ha subito una delicatissima operazione da poco, l’acqua è fondamentale, ma bisogna centellinarla. «Chiamiamo il Coc tutti i giorni. Io mi lavo con le bottiglie di plastica, compriamo cibo pronto o andiamo a mangiare fuori, ma quanto possiamo continuare così?» dice Mariangela Pizzo, anche lei abitante di via Osservatorio. Tutti dicono che da quando è entrato in vigore il piano dell’acqua a giorni alterni la situazione è solo peggiorata. Il signor Giuseppe Conti abita in via dei Setaioli e senza mezzi termini dice: «Questa situazione è “schifosa”». Chiede scusa per il termine, ma non riesce a trovare un altro modo per raccontare la quotidianità condivisa con la moglie. Entrambi ultraottantenni, impacchettano i panni sporchi e li portano a casa del figlio per utilizzare la lavatrice. Nel suo racconto anche un’immagine quasi romantica: «Ogni mattina mi sveglio e dalla finestra guardo il serbatoio, sperando di vedere il segnale che indica che è pieno, ma niente. Non si riempie da giorni». Nel condominio Osservatorio vivono quarantadue famiglie. Qui le giornate sono scandite dall’attesa, soprattutto dell’autobotte. Infatti, quando ieri a metà mattinata è arrivato il mezzo comunale per rifornire il serbatoio condominiale, in molti hanno tirato un leggero sospiro di sollievo perché quantomeno potranno contare su tre ore di erogazione, una al mattino, una all’ora di pranzo e una la sera. «Io spesso neanche ceno, metto a tavola la famiglia e in quell’ora cerco di fare tutto il possibile – racconta Matilde Chiarenza –. In tanti stanno andando via, mia sorella e i suoi figli si sono trasferiti da nostra madre a Ganzirri. Io ormai per lavare i panni preparo dei bustoni e porto tutto nelle lavanderie a gettoni». E c’è anche chi, come il signor Pino Beniamino, è tornato qui per le vacanze: «Qua l’acqua non c’è mai, né nel giorno della zona A, né in quello della zona B».
4 Commenti
Franco
10/08/2024 11:37
"Stiamo lavorando per dare a Messina l'acqua H24!". Sì, sì. "Sono solo Favole! Favole!". Inventate da chi, lo sappiamo tutti!
Danilo
10/08/2024 12:02
Hanno proprio ragione.la divisione o meglio la classizazione di una parte di cittadinanza avente meno diritto è secondo me al limite della costituzionalità.l'acqua è poca in tutta Messina?okay,allora tutte le zone devono riceverla a giorni alterni e non solo quelli di un quadrilatero che non solo vengono trattati come cittadini di serie B,ma non la ricevono neanche nei giorni in cui dovrebbero.io personalmente residente in zona B prima di questa ordinanza cervellotica avevo acqua 3 ore ogni giorno e mi era sufficiente.adesso devo sperare che nei giorni stabiliti me ne arrivi quel poco per riempire il serbatoio.ricordiamocene amici messinesi tra un paio di anni...non facciamoci illudere da promesse e show.
Dario
10/08/2024 12:56
La domanda sorge spontanea...le lavanderie dove prendono l'acqua?
Gaetano
10/08/2024 14:45
Non si può continuare così